Fuori dal 25 marzo “Scusami”, il nuovo singolo di BERT. Dopo una gavetta lunga a sufficienza per temprare il timbro e le membra di una sensibilità identitaria, a pochi mesi di distanza dalla pubblicazione del suo primo singolo per Revubs Dischi. “Scusami” è la lettera spedita dal cantautore romagnolo al suo cuore infranto.
BERT
Benvenuto Bert! Partiamo subito dalle cose importanti: utilizza tre aggettivi per descrivere il tuo nuovo singolo, e spiegaci perché sentivi questo bisogno necessario di scusarti!
Grazie ragazze, è un piacere parlare con voi.
Gli aggettivi sono: riflessivo, introspettivo e doloroso.
Nasce da un bisogno di superare determinate difficoltà del passato e lasciarle alle spalle, senza che possano fare ancora male.
“Scusami” è una canzone che unisce insieme mondi diversi: echi di Tommaso Paradiso incontrano certe sonorità che rimandano a Dente. Quali sono le principali influenze della tua scrittura?
Probabilmente tutte e due quelli già citati, e in generale seguo molto la scena cantautorale-pop moderna (Brunori, Cremonini ecc) ma cerco anche di conciliare qualcosa dagli ascolti dei vecchi cantautori storici del nostro passato (De Andrè, Tenco, Dalla, ad esempio) ma poi effettivamente non so quanto ci possa essere nei brani di tutto cio’.
Ricordi la prima canzone che hai scritto? Ti va di raccontarcela?
Certo, era il 2017 e si chiama “Sere di Luglio” (se volete potete ascoltarla, è su tutte le piattaforme digitali). Ricordo che è stata una sensazione incredibile, mai provata, un ricordo bellissimo che porterò sempre con me.
La canzone racconta di un sogno, in cui ci si immagina ancora insieme ad un’altra persona, ma poi al risveglio le cose son ben diverse e bisogna fare i conti con la realtà.
Parliamo del brano. Hai lavorato alla produzione insieme ad Altrove, resident producer per Revubs Dischi e La Clinica Dischi: come è stato collaborare “a distanza”?
Esattamente, secondo me Altrove è uno dei migliori producer in circolazione, sta facendo un ottimo lavoro con Revubs e Clinica, credo che i brani parlino per lui in questo senso.
La collaborazione è molto positiva, per fortuna non è sempre a distanza, a volte ci vediamo anche.
Di certo, questa pandemia sembra aver lasciato strascichi in tutti noi. Tu come hai vissuto questo periodo di clausura? Alla fine, sembra proprio che tu sia riuscito comunque a dare una spinta importante alla tua intraprendenza musicale!
Un po’ come tutti ho sofferto il momento, ma ho cercato di tirare fuori qualcosa di buono, di fare qualcosa di utile per me.
“Scusami” include perfettamente il lavoro che ho cercato di fare durante i lockdown e insieme ad altre storie andrà a rappresentare il mio presente e futuro musicale.
Domande di rito: associa il tuo ultimo singolo ad un cocktail, e spiegaci il perché dell’associazione.
Sicuramente un negroni, perché già con un ascolto mi da una bella botta!
Il prossimo concerto a cui assisterai?
Sto cercando di capirlo anche io, avevo in programma Brunori, ma come molti altri è stato nuovamente posticipato.
Mentre scrivo è appena uscito il nuovo decreto che, finalmente, ci riporta alla normalità, quindi spero di recuperare presto!
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