FH3NIX Aka Servello Lorenzo, giovane artista Ligure del 2006, fa il suo esordio discografico con il singolo “Senza Fare Niente”. Un brano autobiografico, dopo la fine della sua prima storia d’amore.
FH3NIX
Ciao FH3NIX, raccontaci brevemente il tuo percorso musicale, pur la tua giovane età
Il mio percorso musicale è iniziato all’incirca tre anni fa quando durante una lezione di musica alle scuole medie iniziai a suonare il pianoforte dell’aula per caso, per passare il tempo. Ancora adesso non lo so bene il perché ma da quel momento una cosa è certa che il pianoforte e la musica in generale erano qualcosa che mi veniva bene, naturale.
Quel giorno andai a casa e chiesi ai miei genitori di comprarmi una pianola e iniziai a suonarla da autodidatta. Dopo un anno durante la mia cresima mio zio mi sentì suonare e decise di presentarmi un suo vecchio amico ex maestro di musica Giusto Franco.
Sicuramente questo insegnante mi ha trasmesso la maggior parte di quello che oggi so. Non tanto sul pianoforte pratico ma soprattutto sulla storia della musica in generale. Piccoli insegnamenti di vita che ancora oggi tengo dentro ed ha contribuito a far venir fuori il musicista che era dentro di me.
La Red Owl Records la conobbi per caso in quanto volevo registrare un cd da regalare a natale ai parenti e contattai lo studio di registrazione Music Lab di Bruno Bogliolo oggi Bxf_moving_sound, sentirono quello che facevo, che scrivevo e il mio timbro vocale e trovarono interessante la mia musica e iniziammo così a lavorare al mio singolo :”Senza fare niente” spero il primo di una lunga serie.
Siamo arrivati a “Senza Fare Niente”, Parlaci di questo tuo primo singolo
Il brano è un brano autobiografico e l’ho scritto alla fine dell’estate scorsa poco dopo aver troncato la mia prima e unica storia d’amore importante perché stava diventando troppo impegnativa.
Nel brano ho espresso tutto quello che ho provato e provavo in quel momento, il ripensamento, i ricordi delle cose belle ancora vivi nella mia mente ma anche la paura in un certo senso di andare avanti perché mi sentivo oppresso e privato della mia libertà. Penso che alla fine di una relazione entrambe le parti soffrono sia chi è lasciato ma anche chi lascia.
Con la canzone e con le parole del testo ho voluto sottolineare proprio questo concetto che anche chi lascia soffre e con la musica sono riuscito a esprimere quello che nella realtà, nella vita quotidiana invece non ho fatto , non ho fatto niente in effetti proprio come sottolineato nel titolo.
Come ti senti immerso nel mercato discografico?
Sinceramente al momento sono ancora frastornato ed incredulo se penso che solo 15 giorni fa nessuno sapeva chi ero e oggi sono qui a compilare questa intervista non mi sembra nemmeno vero. So che la strada da percorrere è ancora molto lunga e io devo ancora lavorare moltissimo soprattutto per trovare una mia “identità” musicale . E’ sicuramente un mondo completamente nuovo e ancora tutto da scoprire per me; ma sono felice di intraprendere e vedere cosa riserverà il futuro,detto questo sicuramente nella mia vita voglio fare musica qualunque sia la direzione e il mestiere
Con chi ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe collaborare con vari artisti ma soprattutto con Ultimo in quanto è grazie a lui se ho iniziato a scrivere canzoni ma anche perché è un meraviglioso artista e una persona stupenda e per me sarebbe bellissimo poter cantare con lui una sua canzone o chissà magari una mia.
Ma anche con Aka7ven o Deddy e anche con Irama per la sua enorme vocalità in generale comunque con artisti del genere pop e se possibile magari in futuro con qualche artista dell’ultima edizione di Amici come Alex o Luigi.
Chiudiamo l’intervista con l’ultima domanda. Se apriamo il cassetto dei sogni, cosa vediamo?
Sicuramente una carriera in ambito discografico e nella musica in generale. Per adesso non ho grandi ambizioni sono già molto soddisfatto di come sta andando il singolo.
Dentro di me sogno e spero un giorno di poter cantare davanti a tante persone che credono e rivivono nella mia musica e nei testi che scrivo.
Spero che tanta gente in futuro possa trovare un rifugio sicuro dalle insicurezze del mondo, un posto dove sentirsi capiti e possano rivedere se stessi all’interno delle mie canzoni come è successo a me con le canzoni di Ultimo.
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