Davidof: “Ero un ragazzo con tanti sogni in tasca”

Fuori dal 20 maggio “Drive In”, il nuovo singolo di Davidof. Un brano dal sapore estivo e romantico. In un sound indie pop l’artista porta il suo pubblico verso un viaggio in attesa della bella stagione.

Davidof Foto 1

Davidof

Ciao Pietro, benvenuto su Brainstorming Mag! Allora, in linea con il nome della nostra rivista partiamo con una domanda un po’ atipica: flusso di coscienza su uno dei pensieri ricorrenti che ti stanno, appunto, rincorrendo negli ultimi giorni. Via al “free brainstorming”!
Ciao ragazzi a me capita spesso di pensare al passato. Sono un malinconico. Penso ad alcune situazioni che non ci sono più, a cose che magari potevo fare e potevano andare diversamente . Alla fine però non me ne faccio una colpa, credo molto nel destino e prendo per buono quello che il passato mi ha lasciato, utile per affrontare il presente in modo più sicuro e deciso.

Parlaci un po’ di te: leggendo la tua biografia, scopriamo che nella vita hai fatto un po’ di tutto; c’è una particolare attività, alla quale hai rinunciato per la musica, che è rimasta per te un “rimpianto”?
Assolutamente no. Se avessi rinunciato alla musica sarebbe stato un grandissimo rimpianto per tutta la vita.

Quali sono, per Davidof, le cose importanti della vita? Ti diamo la possibilità di dircene massimo tre, quindi dosale bene.
Amore, sogni e salute.

“Drive in”, e subito vengono in mente le serate d’estate, il sole che saluta la giornata e cede al tramonto, l’odore di adolescenza. Sei cresciuto con un certo “afflato anni Ottanta” che nella tua musica si fa sentire, e che credo ce la dica lunga sull’infanzia di Pietro. Ma raccontaci tu, com’eri da adolescente? Quanto sono cambiati i tuoi sogni da allora?
In adolescenza ho sperimentato molto. Volevo diventare un pilota di formula 1.. poi un calciatore, direi che sognavo sempre in grande.. Poi crescendo ho preso contatto con la realtà. Diciamo dunque che ero un ragazzo con tanti sogni in tasca.

Vogliamo parlare un po’ del pezzo? Sembra essere dedicato ad una persona particolare. Pensi mai, mentre scrivi una canzone, all’effetto che faranno i tuoi pezzi alle orecchie dei destinatari della tua musica? Domanda strana, ma penso tu abbia capito cosa vogliamo dire…
Trasmettere emozioni e far immedesimare le persone che ascoltano un tuo brano è fondamentale. Cerco sempre di mettermi dall’altro lato e capire che effetto possa fare una mia frase sugli altri. Questo singolo non è dedicato a nessuna persona in particolare.

Se dovessi rivelarci il “perché” scrivi musica, cosa ci diresti?
Avere delle gambe, delle braccia ,una testa, etc…non ha una motivazione. Abbiamo queste cose perché l’essere umano è fatto cosi.
Per me fare musica è la stessa cosa, è una parte di me che esiste senza una motivazione.

Ultime domande di rito, preparati: associa “Drive in”, il tuo nuovo singolo per Formica Dischi, ad un cocktail in particolare e spiegaci il perché della scelta!
Gin lemon, fresco estivo . Come dico in una frase del ritornello’’mischiamoci con il Gin tuffiamoci in questo drink balliamo tutta la notte’’.

Il prossimo concerto al quale assisterai?
Vorrei andare ad un concerto di Tiziano Ferro e farci un duetto.

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