Fuori dal 13 maggio “Duemilaequalcosa”, il nuovo EP di D!PS. Un disco che parla di un futuro che è più presente di quanto si immagini. In un sound a metà tra pop ed elettronica, il cantautore racconta il mondo, le proprie emozioni e la delicatezza dei sentimenti.
Duemilaequalcosa – D!PS
Cinque brani intervallati da quelli che potremmo definire quasi spot pubblicitari, racconti di TG. Tutti i brani sono uno spaccato della società in questo momento. “Qualcosa per me” è l’amore che vince su questa società a pezzi. “La mia generazione” è un po’ il manifesto dei giovani che non vengono mai presi sul serio.
Insomma, il disco contiene tutte tracce già pubblicate ma che noi abbiamo ascoltato per la prima volta. Nel insieme è un lavoro ben fatto. A tratti spicca il pop elettronico, altre volte un cantato indie – rap. La varietà di suoni è interessante senza stonare, senza farci dire “ma che c’entra questo brano nel EP”.
I temi trattati sono sicuramente molto attuali, ma allo stesso tempo non mi cattura particolarmente l’attenzione. In questo momento tutti parlano di queste cose e forse dietro i testi c’è anche un po’ troppa semplicità. La percezione è che siamo di fronte a dei brani ancora un po’ troppo adolescenziali.
L’Ep “DUEMILAEQUALCOSA” racconta un futuro indefinito che in realtà è già molto presente andando a sviluppare le tematiche della «social-alienazione» nelle diverse sfaccettature. Non descrive un futuro distopico alla Orwell, non ha un’impronta disfattista, ma si limita a fotografare il mondo della generazione social. Un mondo apparentemente fluido e in costante cambiamento, ma che di fatto paralizza l’individuo nella staticitàdellapropria bolla cognitiva.
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