Mercoledì 22 giugno 2022 esce “Hermes”, il nuovo EP degli Overlogic già anticipato dai singoli “From another world” e “Andrea”. Un EP per la band di Bologna che si muove all’interno di sonorità calde, sviluppando un disco intimo ma al tempo stesso energico, di un power pop che esplora gli stati d’animo più irrazionali del genere umano legati alla passione e all’amore, non soltanto dal punto di vista delle relazioni, ma anche dal legame che si ha con i propri valori. Questo disco non vuol parlare di amore in generale, quanto più del suo significato a livello inconscio e il modo di vivere i legami che ha ogni singolo individuo.
E noi come sempre abbiamo iniziato col chieder loro quali sono i loro dischi fondamentali, ed ecco come è andata avanti.
Overlogic intervista
Quali sono i tre dischi che sono stati fondamentali per la vostra formazione musicale? E come mai?
L’elenco sarebbe lunghissimo, ma ti elenchiamo quelle con cui siamo cresciuti da adolescenti: Nine Inch Nails – the downward spiral, Depeche Mode – Violator, MGMT – Oracular Spectacular
Ma sarebbe impossibile per noi non citare due generi che hanno avuto un fortissimo impatto sul nostro stile: Krautrock e Metal, insomma dai Kraftwerk ai Black Sabbath.
Chi è Hermes che ha meritato il titolo e la copertina del vostro nuovo disco? E da dove deriva questa fascinazione per il mondo classico?
Hermes è messaggero degli Dei del pantheon greco, ha sempre simboleggiato il cambiamento, il passaggio. Il nostro Hermes è un messaggero dei sentimenti più intimi e personali, una figura che ci ha sempre affascinato e che abbiamo deciso di rendere protagonista di questo lavoro utilizzandolo come filo conduttore di ogni canzone dell’EP
“Hermes” è un disco che parla d’amore, alla fine?
In realtà no, parla di sentimenti, nella maniera più assoluta. Non diamo troppe info per non influenzare l’ascolto.
Come avete affrontato i cambiamenti del mercato e della scena dal 2015 a oggi? E sono davvero cambiamenti così sostanziali?
I cambiamenti sono abissali, ci sono molti più gruppi che in passato e la fruizione della musica cambia molto velocemente, se il disco è stato sostituito dagli EP adesso si pubblica con singoli, anche i social ora hanno un aspetto fondamentale. L’ artista insomma non deve restare nel silenzio per troppo tempo e deve sempre guardarsi intorno. Noi cerchiamo perlomeno di suonare quello che ci piace e cme abbiamo detto – ci guardiamo parecchio intorno.
Ultima domanda: se foste un drink quale sareste e perché?
Gin Tonic senza dubbio, una parte del nome lo ha preso anche la nostra etichetta: la Synth Tonic Records.
Leggi anche –> Cesare Cremonini annuncia il nuovo tour 2022: info e biglietti