Il 22 luglio è uscito “Ladra Maledetta”, il nuovo singolo di Alessandro Emme. Solo qualche settimana prima avevamo avuto il piacere d’ascoltare il suo brano d’esordio ed oggi è già tornato con un pezzo carico di rabbia e di voglia di rivoluzione.
Alessandro Emme – Ladra Maledetta
Alessandro Emme è un rocker vecchio stampo. Il suo stile e il suo modo di cantare ci ricordano un po’ il Vasco Rossi dei primi anni, ma nonostante questi riferimenti, il cantautore mantiene uno stile suo e unico. Il suo è un rock graffiato e arrabbiato, la sua musica è lì come sfogo contro società e pensieri ingabbianti.
“Ladra Maledetta” è uno sfogo contro chi si appropria del nostro tempo, contro chi ci fa perdere tempo. La risorsa più preziosa che abbiamo è proprio il tempo, perché è anche l’unica cosa che non ritorna indietro. La ladra maledetta di cui parla ha diverse interpretazioni. La prima, forse più semplice, è un’ex partner, mentre l’altra che ci suggerisce Alessandro è che la ladra sia proprio la società.
“Il brano racconta di una storia terminata e del tempo che passa; tempo che manca sempre di più e diventa infatti il tema centrale”, spiega Alessandro Emme a proposito del brano. Nel testo e nel cantato l’artista mette in evidenza tutta la propria rabbia contro una protagonista “ladra” del suo tempo, lasciando però un dubbio: e se questa “ladra maledetta” fosse la società stessa? “Questo brano è importante perché vuole raccontare il valore del tempo. Ossia l’unico vero valore che è rimasto veramente prezioso nei tempi di condivisione virtuale. È un brano abbastanza rabbioso e aggressivo ma la musica ti fa vivere il brano al punto di dire ‘okay, ma adesso molliamo tutto, prendiamo questi quattro minuti e non pensiamo a niente!’”
Il brano è interessante e il suo stile rock ci piace, forse ancora manca un po’ di originalità. Ci troviamo di fronte a un pezzo interessante ma che non spicca in modo particolare tra la folla.
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