Tra emo e alternative, dal Vicentino si presentano i Provinciale con il loro primo singolo intitolato Lei va, in uscita mercoledì 6 luglio 2022. È un brano intenso e sentito, dove le chitarre portano a galla tutte le emozioni del disagio post-rottura. Ecco la nostra intervista per conoscerli un po’ meglio.
Provinciale intervista
Ciao ragazzi, è uscito da pochissimo il vostro primo singolo. Per prima cosa raccontateci che emozione si prova a pubblicare la propria musica
Gian: È sicuramente una sensazione molto intensa ed entusiasmante, soprattutto pensando a tutti gli step che ci sono tra quando la canzone nasce e la sua pubblicazione. Ripensare ora ad esempio al momento in cui è stato scritto questo singolo, la prima volta che lo si è provato in sala prove, i giorni in studio… e vedere che dopo tutto questo ora molte persone lo stanno ascoltando è una sensazione strana, ma estremamente bella e gratificante.
“Lei va” è il vostro singolo d’esordio, come è nato?
William: Era fine luglio quando Gian mi mandò un audio WhatsApp in cui suonava il giro di chitarra principale con sopra quella che sarebbe stata poi la strofa finale della canzone. Io non sono molto bravo a dimostrare entusiasmo, ma quell’audio mi piacque subito assai e risposi semplicemente con “Molto molto figo”. Alle prove successive Gian la suonò in sala prove e ognuno di noi aggiunse la sua parte e contribuì a dare alla canzone la forma definitiva.
Gian: Sì, posso dire che Lei va è un pezzo estremamente autobiografico, sincero e diretto. Ero nel pieno della situazione post-rottura, quindi tirai fuori quel giro veloce e malinconico d’istinto come puro sfogo e poi il testo venne di conseguenza.
Avete già nel cassetto altri brani?
Riccardone: Non si può dire ahah. A parte gli scherzi, noi abbiamo in repertorio già una decina di brani, molti dei quali eseguiamo già ai nostri concerti. L’obiettivo è quello di renderli disponibili il prima possibile, però ovviamente è una cosa che richiede il suo tempo. Possiamo dire però che a settembre qualcosa potrebbe uscire.
Quali artisti hanno influenzato il vostro stile musicale?
Lollo: Sicuramente band come Gomma e Quercia principalmente, ma anche Fine Before You Came e Gazebo Penguins, che sono tutte band che seguiamo e ammiriamo moltissimo. Poi diciamo che ognuno di noi ha ampi e diversi background musicali, però siamo accomunati dall’apprezzare l’emo-punk italiano.
Qual è stato il primo concerto a cui avete partecipato come fan?
Gian: The Zen Circus a Vicenza nel 2012, anche se è un genere che ho un po’ abbandonato. Il primo concerto che porto tutt’ora nel cuore e che ha influenzato marcatamente la mia musica di adesso è quello dei Gomma a Schio del 2019. È stato fantastico.
Lollo: Green Day nel 2012 a Trieste. E primo pogo pure. Concertone.
William: Il mio primo concerto invece è stato quello degli Incubus sempre nel 2012, ma a Pavia.
Riccardone: Radiohead, Monza, I-Days 2017. Esperienza mistica.
Vi siete formati durante la pandemia, da cosa è nata quest’esigenza?
Gian: Beh, prima della pandemia io, William e Riccardone avevamo già, con un altro chitarrista, un progetto alternative classico, alla Verdena per intenderci. Solo che tra una cosa e l’altra procedeva molto difficoltosamente, anche e soprattutto a causa di divergenze compositive tra il mio nuovo stile e quello dell’altro chitarrista, e così la pandemia lo fece naufragare totalmente. Dal canto mio infatti poco prima della pandemia avevo iniziato ad addentrarmi in sonorità più cupe e taglienti anche dal punto di vista compositivo, oltre che apprezzarle come ascolto e durante questo periodo scrissi molte canzoni che avevano questo nuovo stile “emo”.
Uno stile che mi permetteva di esprimere al meglio i miei sfoghi e disagi emotivi. Allo stesso tempo, durante la quarantena, vidi attorno a me attraverso i social che nel vicentino questo tipo di musica stava prendendo molto piede, ad esempio con il collettivo Life Is Strage che a causa del virus effettuava settimanalmente delle dirette Instagram in cui facevano esibire telematicamente artisti su quel genere. A questo punto vidi la possibilità di portare la mia musica e i miei sfoghi finalmente al di fuori di camera e sala prove, cosa mai riuscita con il vecchio progetto, e appena vidi la mia vecchia conoscenza Lollo condividere canzoni dei Quercia e dei Citizen su Instagram, decisi immediatamente di contattarlo per avviare un progetto. Informai William, il quale apprezzò molto l’idea e le nuove canzoni che avevo intenzione di proporre e così decise di prendere parte alla cosa. Anche Riccardone, il quale ama molto fare musica propria, al di là del genere, basta che sia emotivamente sentita, accolse volentieri l’idea. A questo punto il progetto Provinciale prese il via.
Ultima domanda di rito: se doveste descrivervi con una bevanda quale sarebbe e perché?
Lollo: Sicuramente qualcosa di agrodolce, perché siamo a volte aggressivi e taglienti e altre volte malinconici e morbidi, quindi potrebbe essere un vino bianco non troppo secco, però non ci consideriamo raffinati ahahah, quindi possiamo dire un vinello bianco alla spina.
I Provinciale sono:
Gianmarco Rossato (Gian): voce, chitarra.
Lorenzo Colombo (Lollo): chitarra, cori.
William Pieropan (William): basso.
Riccardo Guiotto (Riccardone): batteria, cori.
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