Il sogno di molti musicisti è riuscire ad aprire i concerti di band importanti, ma quanto è difficile il ruolo della band d’apertura? Penso sia una delle prove più grandi a cui debba sottoporsi un artista ed è lì che si vede il suo vero talento.
Concerti, il difficile ruolo delle band d’apertura
E’ stato un tweet dei Waterparks, una punk rock band Americana, ad ispirarci questo articolo. Questo trio di Houston è una sorta di eterna band di apertura. Abbiamo avuto il piacere di ascoltarli live quando hanno suonato prima dei Sum 41 e, nonostante siano piuttosto conosciuti dagli amanti del genere, continuano a farsi strada aprendo grandi tour. Uno degli ultimi è proprio quello dei My Chemical Romance e per l’occasione hanno preparato un sfondo per il loro live davvero unico, quello che vedete in foto.
“Siamo qui per regalarvi 30 minuti di buona musica. Frank, Gerard, Mikey e Ray arriveranno presto”.
Un messaggio simpatico che mette subito il pubblico in un mood più aperto e benevolo nei confronti dei Waterparks. Un’idea semplicemente geniale, perché diciamocelo ogni volta che leggiamo “band d’apertura” il primo pensiero è “no, dai, speriamo finiscano presto”.
La difficoltà del ruolo è proprio questa: nessuno è lì per voi, nessuno vi vuole davvero ascoltare. La band d’apertura è solo un qualcosa che ritarda il motivo per cui il fan è lì.
Se riesci a superare questi ostacoli, queste premesse, e farti amare ce l’hai fatta!
Cosa puoi fare per farti amare da un pubblico che già ti odia senza averti ascoltato? Per prima cosa apri artisti in linea con il tuo genere e fai ottima musica. Quando la base è buona, puoi concentrarti sulla performance live.
Non è il tuo concerto, ma devi dare il massimo. La cosa più importante è creare un dialogo con il pubblico. Interagisci con chi hai davanti e sii sincero, come i Waterparks.
Noi di Brainstorming siamo state a tantissimi concerti, ma sono pochissimi i supporter che ci hanno davvero colpiti. Ne ricordiamo tre: Halflives, band di Modena, Waterparks e Brutti di Fosco, band di Ancona.
Tutte e tre le band avevano delle caratteristiche in comune: l’energia incredibile e il dialogo con il pubblico. I loro live sono così coinvolgenti che anche senza conoscere le canzoni ti ritrovi a partecipare e ballare.
Per migliorare il vostro live, vi consigliamo di andare ai concerti. Andate ai concerti, anche sotto casa, di artisti che non conoscete. E’ quando non conoscete le canzoni che si capisce il talento che ha il musicista nel coinvolgervi. Osservate l’artista, ma soprattutto è il pubblico.
Quando strutturante un live pensate al pubblico che avrete davanti. E’ come quando si organizza un evento, un compleanno. Non potete divertirvi solo voi, si devono divertire anche gli invitati. Solo quando loro si trovano bene, si può dire che l’evento è riuscito.
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