Ciao a tutti cari appassionati di musica. E’ arrivato il momento di presentarvi i singoli di ottobre dei quali faremo una piccola classifica e sono dei seguenti artisti: Jhonny Cannuccia, Hertzen e Tales of Sound.
Una piccola descrizione dei brani
“HOPE” DEI HERTZEN
“Il brano è una preghiera, un grido di speranza. È un monologo spirituale, una reazione all’insensibilità e all’odio che spesso viviamo nel quotidiano. Nasce dal desiderio di avere delle risposte, dalla speranza – forse vana – che qualcuno o qualcosa cambi il corso delle cose”, così gli Hertzen descrivono il proprio singolo.
“BUON COMPLEANNO” DI JHONNY CANNUCCIA
“In “Buon compleanno” racconto l’incontro con mia moglie. E’ stato un colpo di fulmine per entrambi! Tutti e due uscivamo da una storia tempestosa e durante un live “il suo sguardo ho incrociato e subito ho capito che un approccio non sarebbe stato sbagliato”.
Tutto accadde alla fine di luglio del 2012, il corteggiamento è durato fino a maggio dell’anno successivo per poi ufficializzare il fidanzamento. Per il suo compleanno (maggio 2013) le ho scritto questa canzone insieme al mio compagno di avventure Paolo Mincciotti. Oggi siamo sposati da 6 anni e abbiamo 3 bellissime bambine”, racconta l’artista.
“SUPERSTAR” DEI TALES OF SOUND
“Questo è uno dei primi brani che abbiamo concepito, in un periodo di forte creatività e sintonia. Il beat diretto e deciso ci ha dato occasione di parlare di un argomento sentito ma allo stesso tempo delicato. Legato a sensazioni ed esperienze personali.
Il pezzo è l’esternazione di tutto il fastidio provato con delusioni, tradimenti e tentativi di raggiro e nei confronti di finti amici, approfittatori, leoni da tastiera e portatori di bad vibes, che abbiamo incontrato nei nostri percorsi di vita e quotidianamente, sia alla luce del sole che dietro lo schermo.
Questo brano rappresenta il nostro modo di sfogarci e di distaccarci da ciò che non ci appartiene, la nostra voglia di essere liberi da schemi e tossiche relazioni, con la convinzione che la musica ci sarà sempre per noi, e noi per lei”. Così i Tales of Sound descrivono il proprio brano.
LE PAGELLE E I VOTI
TERZO POSTO: Il singolo di Jhonny Cannuccia “Buon compleanno” conquista il terzo posto. Il motivo di questa bassa posizione non è il fattore “scarso”, anzi. Trovo che dal punto di vista sonoro vada a rispolverare i suoni ruvidi e vintage che mi piacciono e che mi riportano indietro nel tempo a quando la musica si ascoltava con una cosa che i giovani sicuramente non conoscono: il walkman (aggeggio predecessore del lettore CD dove si ascoltavano le musicassette). Però, purtroppo, penso che questo singolo pecchi un po’ dall’aspetto canoro, che non riesce a mescolarsi con la musica e rendere tutto omogeneo e orecchiabile. La mia non vuole essere una critica “distruttiva” ma anzi, vorrei che fosse vista come uno spunto per potersi migliorare. Mi dispiace molto dare infatti alla Comunicazione un 4, invece al Sound sono felice di dare un bel 7.
SECONDO POSTO: L’assolo iniziale del singolo dei Hertzen, “Hope”, mi ha rapita subito. Solo con voce, leggere percussioni e delicato suono di chitarra che ogni tanto fa da protagonista, il duo riesce a creare un’atmosfera mistica e misteriosa, che mi permette di vedere con la mente la loro preghiera.
Sicuramente la scelta della semplicità sonora degli artisti ha un suo perchè. Ma credo che con l’aggiunta anche solo di un altro strumento o tipo di suono nella parte centrale o finale, avrebbe fatto la differenza donando un tocco ancora più originale e accattivante al brano. Per questi motivi alla Comunicazione do’ un 6 e al Sound un 7.
PRIMO POSTO: Il duro lavoro ha premiato i Tales of Sound con la loro “Superstar”.
Ebbene si, perchè li ho personalmente già recensiti qualche mese fa, e devo dire che da allora li ho trovati molto cresciuti. Sia dal punto di vista di lessico, parole usate e rime, ma proprio dal modo di usare e mescolare i vari suoni utilizzati.
Questo singolo in particolare è caratterizzato da parole che, se ascoltate con superficialità, possono sembrare superficiali anch’esse. Ma se fai attenzione, riesci a coglierne il significato pungente. Darei loro un ultimo consiglio: evitare di rendere il “sottofondo musicale” un po’ troppo mono-sonoro (quando magari si ascoltano diversi loro brani l’uno dopo l’altro). Si potrebbe aggiungere magari un suono caratteristico per ogni brano, in modo da renderlo unico e da non stancare l’ascoltatore.
Ammetto di fare ancora fatica a comprendere appieno il rap e i suoni elettronici, ma se sono riusciti a convincere una scettica come me, allora significa che qualcosa di buono in questi ragazzi c’è. Per la Comunicazione do’ un 8 e per il Sound 7.
AlEmy
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Leggi anche -> “Le pagelle di AlEmy: i singoli di Settembre”
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