Fuori dal 2 dicembre 2022 “Schegge”, il primo album di Maria Merlino. Si tratta di un lavoro davvero particolare, tutte le tracce del disco sono suonate solo con il sassofono. Non c’è voce, non ci sono altri strumenti. Solo il sax!
Schegge – Maria Merlino
Maria Merlino si è davvero buttata, voleva provare a se stessa e al mondo che il sax da solo fosse in grado di fare qualunque cosa, di tenere su un intero album. Partiamo subito dicendo che questo non è il classico disco a cui siamo abituati, sentire solo il sax è qualcosa di davvero stravagante, ma piacevole. Il sax sembra parlarci, ogni brano sembra più una chiacchierata che una melodia. Maria Merlino ha ragione questo strumento da solo può fare tanto, infatti a dispetto di quello che si possa pensare ogni brano è differente dall’altro e le differenze sono parecchio nette. Questo per dire che non stanca mai.
La scelta rimane coraggiosa perché sicuramente non è l’album che ascolti in qualsiasi momento della giornata, è un qualcosa di davvero fuori da ogni canone, un qualcosa apprezzabile più da una nicchia che dalla massa.
“Schegge” ha un’altra particolarità… la maggior parte dei brani, non tutti, porta il nome dei pianeti del nostro sistema solare. Perché? Perché Maria Merlino ha voluto ricreare con il sax il suono di quei pianeti. Attraverso alcune ricerche condotte tramite il sito della NASA, la sassofonista ha poi alterato i suoni originali dei pianeti personalizzandoli. Un processo con il quale l’artista ha voluto raccontare il legame che c’è fra la Terra e il resto dell’universo e l’influenza che esercitano proprio i pianeti sull’uomo.
Una cosa molto curiosa che subito mi ha colpito ed è davvero interessante ascoltare il suono dei pianeti, nonostante questo tra i miei brani preferiti c’è “Inquieto move” e “Swing”.
“Schegge” è molto particolare e sicuramente attirerà la vostra attenzione!
Leggi anche –> Avril Lavigne Italia 2023, Padova e Milano tutte le info e i biglietti