Fuori il nuovo singolo di Revman “A Rozzano legalità”, realizzato con gli studenti dell’Istituto Elisa Barozzi Beltrami. Un brano che a suon di rap colpisce mafia e bullismo. Ecco cosa ci ha raccontato il cantautore a riguardo.
Revman intervista
Ciao Revman, è uscito da poco “A Rozzano Legalità” scritto con gli alunni di un’istituto superiore. Come è nata quest’idea e come è stata l’esperienza?
Il brano “A Rozzano Legalità” è nato da un Laboratorio Rap realizzato all’interno delle scuole di Rozzano insieme alla Onlus FARE X BENE, con i ragazzi abbiamo scritto rime, versi, e inciso le loro barre stimolandoli ad un pensiero creativo, positivo, diffondendo principi e valori che promuovono il rispetto reciproco. È stata un esperienza unica, mi sono impegnato tantissimo per trasmettere attraverso il RAP dei messaggi di Legalità e sensibilizzare questi giovani ragazzi a contrastare fenomeni come il Bullismo e il Cyberbullismo. Sono fiducioso che questo percorso abbia avuto i suoi frutti, personalmente, anche io ho imparato tanto stando con loro, ho imparato a conoscerli meglio. A quell’età sono molto dolci e hanno una sensibilità unica.
Sei da sempre molto impegnato nel sociale, hai mai paura che ti si ritorca contro?
Per adesso, per legge dell’attrazione, ho attirato a me soltanto cose positive, come quelle che propongo. Grazie alla mia musica ho conosciuto tanta gente che si impegna nel sociale e che ha voglia di migliorare la realtà in cui viviamo. Essere impegnato nel sociale migliora la nostra collettività e ti avvicina ad altre persone con la tua stessa sensibilità. Essere impegnati verso il prossimo è un viaggio in cui non si è mai da soli.
Poliziotto e rapper, come riesci a coniugare questi due lati di te? Spesso i rapper sono quelli che si lamentano della autorità
Ho da sempre pensato che è meglio agire piuttosto che lamentarsi, molti rapper criticano le autorità ma sono loro i primi ad avere comportamenti violenti ai limiti della legalità. Nel nostro piccolo dobbiamo impegnarci per migliorare prima di tutto noi stessi e di conseguenza il mondo che ci circonda. Sono riuscito a coniugare il RAP al mio lavoro perché i testi che scrivo riguardano il profondo amore che ho per la divisa e per la legalità.
Qual è la parte più bella dell’essere musicista?
Essere un Rapper ti permette di avere una visione della vita differente, più o meno come tutti gli artisti, quando compongo una nuova opera d’arte, entro in un’altra dimensione, per me la parte più bella è proprio questa poter esplorare nuove realtà e altri mondi con la forza del pensiero.
E ultima domanda di rito: se dovessi descrivere te e la tua musica con una bevanda, quale sarebbe e perché?
Una tisana, calda, avvolgente, e in questo caso detox, da bere per disintossicarsi dai modelli negativi che siamo sinceri, non rappresentano assolutamente nessuno.
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