È uscito domenica 5 febbraio 2023, il nuovo singolo di Fulvio Effe, dal titolo “Faccio finta di niente”. La maturità artistica del cantautore Anche imprenditore, creator digitale. L’eclettico Fulvio Effe torna e stupisce con un brano pop dalla struttura mai banale e con un testo che ci porta a pensare a quanto sia importante vivere il momento evitando di sprecare energie in pensieri negativi e dolorosi, il brano vede inoltre la partecipazione di Luca Colombo, è suo infatti l’assolo di chitarra presente nel brano.
Noi come sempre abbiamo scambiato con lui quattro chiacchiere, partendo dai suoi tre dischi preferiti. Buona lettura!
Fulvio Effe Intervista
Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E come mai?
Indubbiamente al primo posto metto BORN TO RUN di Bruce Springsteen, il disco che mi ha letteralmente “sbattuto in faccia” il mondo della musica, quei dischi che sono come pugni nello stomaco, la mia storia d’amore con la musica inizia proprio grazie alla scoperta di quel disco (un freddo inverno del 2000, non lo scorderò mai).
Aggiungo NEVERMIND dei Nirvana che, in piena fase adolescenziale, mi ha fatto apprezzare l’energia della band di Cobain, quella voglia di “urlare” al mondo:”ehi, ci sono anch’io, voglio dire qualcosa e lo voglio dire urlando, mi sentite?” Ecco loro con quel disco hanno colmato quel mio bisogno di “urlare”.
Al terzo posto metto “Buon compleanno Elvis” di Ligabue, altro disco capolavoro, stavolta tutto italiano che ho apprezzato soprattutto perché erano presenti le PRIME canzoni che sono riuscito ad imparare “suonando e cantando”, insomma in quella camerata di casa mia, grazie a quel disco, mi sono sentito un po’ a San Siro anch’io.
Quali sono i tuoi altri lati, oltre a quello del cantautore? Ci racconti anche la tua vita da imprenditore e creator digitale? Come si riesce a far conciliare tutto? E qual è il fil rouge che unisce tutto?
Fin da ragazzino combatto con questi miei lati molto diversi tra loro, dico combatto perché, appunto come anticipi tu, non è affatto facile far collimare caratteristiche così diverse tra loro. Ma volente o nolente fanno parte di me e della mia storia, il filo conduttore credo che sia soltanto uno: LA PASSIONE. In tutto ciò che faccio metto la passione al PRIMO posto, non potrei MAI fare qualcosa solo perché “devo” o perché “conviene”, che sia una canzone o che sia un progetto imprenditoriale, deve SEMPRE esserci passione e, quindi, arte!
Come nasce la tua collaborazione con Luca Colombo? Ci raccontate il vostro primo incontro, e come siete vi siete trovati artisticamente insieme? Luca ha saputo influenzarti in qualche modo?
Ci siamo conosciuti nel 2018, volevo organizzare una masterclass di chitarra nella scuola di musica che dirigo, in Alessandria, contattai Luca per quel motivo, ricordo che mi colpii tantissimo la sua ESTREMA professionalità, è davvero raro trovare una persona così preparata ed affidabile, di solito si ha l’immagine dell’artista come quello “bravo si, ma mica tanto affidabile”, ecco Luca è la classica eccezione che conferma la regola, artista immenso e con una professionalità alquanto rara, ho subito voluto approfondire il rapporto creando con lui la Luca Colombo Academy ed intensificando quindi il legame che col tempo si è rivelato essere anche una buona amicizia, ogni tanto lo “disturbo” per qualche chitarra da inserire nei miei pezzi e lui risponde presente facendolo sempre con estrema classe.
Questo brano è l’inizio di un nuovo album? Cosa puoi anticiparci?
Le canzoni del disco, in realtà, ci sarebbero anche già tutte, c’è stata una fase (autunno 2021) durante la quale ho scritto qualcosa come 20 brani, tra i quali c’era FACCIO FINTA DI NIENTE, poi però per pubblicarli non saprei, dipende molto da quanto bisogno avrò di dire certe cose, funziona così: prima scrivo, mi psicanalizzo, poi quando sono pronto “lo dico al mondo là fuori”, a chiunque possa interessare o rivedersi nei miei stati d’animo.
Ultima domanda: se fossi un drink, quale saresti e perchè?
Gin Tonic! Semplicemente perché mi ricordano le rare volte nelle quali metto il naso fuori di casa, cosa rara ma sempre molto apprezzata, un po’ come tutte le cose che capitano di rado, no?
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