“Labbra di sale” è il nuovo singolo di Roccia, nome d’arte di Giuseppe Roccia. I baci, ispirazione di poeti e cantanti, importanti ma sottovalutati, spesso dati senza amore, qualche volta non capiti, troppo spesso non ricambiati.
Andiamo a conoscere meglio l’autore!
Roccia intervista
Ciao Roccia Presentai ai lettori
Ciao a tutti i cari lettori! Sono Giuseppe Roccia, e si, il mio cognome è anche il mio nome d’arte, figo vero? Sono un ragazzo solare, che ha un po’ di cose da dire e ha scelto la musica per comunicare con tutti voi, che dite? Ho scelto bene? Nella vita privata sono un educatore e lavoro presso un Istituto Residenziale per minori in età evolutiva, nella bergamasca. Questa è proprio un’introduzione ma se volete potete conoscermi meglio attraverso i miei brani. Buon Viaggio.
Raccontaci brevemente il tuo percorso musicale, anche se brevemente sarà difficile, vista la tua
esperienza musicale
Il mio “percorso musicale”, meglio di carriera, mi sa, inizia ai tempi dell’Università, quando ho iniziato a sentire un’esigenza comunicativa provenire da dentro me; forse un po’ banale come inizio, ma questo è stato per me, senza dubbio. Ho quindi iniziato a scrivere i primi brani dando alla luce l’album “Qui è un casino”, successivamente l’album “Punto e a capo”, nel periodo pandemico le “Canzoni dal Divano” più altri singoli, fino ad arrivare al 20 Gennaio 2023, ovvero l’uscita del singolo “Labbra di Sale”. Ovviamente mi sono anche mosso con i live girando un po’ i palchi di tutta Italia, e mi sono divertito una cifra, specialmente quando c’è stata l’opportunità di suonare con la band, che adrenalina!
Labbra Di Sale, Parlaci di questo tuo ultimo singolo, molto bello.
“Labbra di sale” affonda le radici in una mia esperienza di vita sul finire del 2020 e inizia a prendere vita dopo un colloquio con la mia psicologa che mi disse: “Giuseppe, devi imparare a scegliere e non sempre farti scegliere”. Frase che mi è rimasta incollata addosso, fino alla scrittura del brano, compresa la linea melodica del ritornello. Con questo brano voglio invitare la gente ad essere coraggiosa nel compiere delle scelte, perché si, tutti siamo in grado di scegliere, dobbiamo farlo, le scelte non vanno sempre subite, solo per paura di restare soli; questo vale sia per le relazioni amorose che per le relazioni interpersonali di tutti i tipi, generi ed età. Il concetto del brano ruota proprio intorno al bridge pre ritornello, li sta la chiave di tutto, ascoltatelo bene e fatelo vostro.
“Mi hai dato quello che volevo in un solo secondo Poi Hai letto tra le righe del mio corpo Io uno scatolone con la scritta fragile Sei arrivata te Tremendamente instabile”, ora spiegaci come ti è nata questa parte di testo, è stupenda!
Questa parte di testo nasce dalla riflessione che alcune persone, differenti da noi, riescono a captare/percepire, perfettamente quello che noi vogliamo in alcuni momenti della nostra vita, leggono tutte le sfumature e riescono ad insediarsi in tutti i meccanismi, psicologici e non, giocando a loro favore, facendoci fare, talvolta quello che vogliono loro. Che poi è esattamente quello che è accaduto a me, ovvero, una persona che ha capito che io desideravo fortemente una storia d’amore e si è inserita in questa dinamica trasformandola da positiva a negativa. Dinamica che ha lasciato diverse ferite in me, pero ci ha anche regalato “Labbra di Sale” per cui, ben venga.
In cosa ti senti più maturato a livello artistico dopo tanti anni?
Sicuramente la maturazione più grossa è avvenuta a livello testuale, sicuramente scrivo meglio di ieri, con più cognizione di causa, perché in fondo sono cresciuto, penso sia anche fisiologica come cosa, come situazione. Negli ultimi anni mi sento anche più padrone delle mie interpretazioni davanti al microfono quando vado a zeccare, credo di riuscire a trasmettere una buona, anzi, discreta, enfasi, che permette all’ascoltatore di immedesimarsi nel mio racconto, nella mia esperienza. Ovviamente mi sono allenato anche sotto l’aspetto dei Live, e alcuni dicono che sono un animale da palco, però io vi confesso che a volte il fiato viene meno, proprio perché mi muovo tanto, ma lavorerò anche sulla linea, promesso.
Con chi ti piacerebbe collaborare?
Sicuramente mi piacerebbe scrivere un testo insieme a Marracash, e perché no anche fare un brano insieme, ma la vedo un po’ dura dato che trattiamo tematiche diverse e proveniamo da contesti ambientali differenti; io però ci spero. Altri artisti con i quali mi piacerebbe collaborare sono Coez, Gli Psicologi e Carl Brave, se retiamo nel mainstream. Se invece sposto il mio sguardo verso emergenti come me mi viene in mente gente come Benna, Marco Conte, Sara J. Jones, Simba e la mia ultima scoperta: Ghest.
Chi vuoi ringraziare per il tuo percorso artistico che stai facendo?
Senza dubbio in primis ringrazio me stesso per l’impegno che ci metto ogni giorno, per la costanza e la determinazione, aldilà del risultato, aldilà del punto di arrivo, o presunto tale. Nello specifico di “Labbra di Sale” non posso che dire un grazie immenso a Red Owl Record e Orangle Records che hanno creduto in questo brano fin da subito, ma soprattutto per l’umanità con la quale si approcciano a me e la loro filosofia di lavoro che si sposa con la mia, ovvero programmazione e crescita, tutti insieme, mai soli, sempre presenti l’uno per l’altro. Valore umano altissimo, lo ribadisco.
Chiudiamo l’intervista con l’ultima domanda: cosa c’è nel tuo cassetto dei sogni?
Mi piacerebbe molto partecipare a Sanremo, ma ormai a 33 anni credo di essere fuori dai giochi. Per cui il mio sogno più prossimo è il prossimo brano da realizzare, forse già quello primaverile. Restate connessi sui miei profili social per restare aggiornati.
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