È uscito venerdì 27 gennaio 2023 il singolo di debutto di Sergio Melone, dal titolo “With me”. Un brano che mette a nudo il cantautore (già noto per il suo fortunato percorso come attore e ballerino) che racconta di come i fantasmi del passato possano farci sfuggire delle grandi occasioni. Con questo primo capitolo autobiografico, Sergio Melone si impone nella scena musicale indipendente senza filtri, con un pezzo intimo, diretto (e anche un po’ sfacciato) dedicato agli ultimi romantici, a chi combatte con i rimpianti e a chi, nonostante tutto, torna ad esporsi. Siete pronti?
Noi come sempre sì, e siamo partiti dai suoi tre dischi fondamentali.
Sergio Melone intervista
Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E come mai?
Non potete farmi questa domanda così dal nulla. Ci sarebbe bisogno di un articolo a parte. Diciamo forse Speak Now di Taylor Swift è stato un momento importante per me. Successivamente, credo che Emotion side B di Carly Rae Jepsen, poiché posso ascoltare quell’Ep a ripetizione credo (gli arrangiamenti di quei pezzi sono superlativi) e al terzo posto ci metto sicuramente “Don’t Forget” di Demi Lovato insieme a “Let Go” di Avril Lavigne. Ma posso assicurarvi che la lista potrebbe continuare per ore.
Essendo tu già ben inserito nel mondo dello spettacolo, che consigli daresti a chi vuole iniziare a muoversi in questa direzione?
Non credo di essere la persona più indicate nel dare consigli, ma ci provo. Se dovessi incontrare il me del passato gli direi che, se nell’anticamera del tuo cervello desideri qualcosa, puoi ignorarla quanto ti pare, questa cosa crescerà a dismisura fino a prendere possesso della tua intera esistenza, diventando motivazione di infelicità, e infesterà il tuo quotidiano. Perciò regalatevi la felicità. E non seguite nessuna congettura sociale. La vita è una.
E che ambizioni hai per questo tuo progetto solista?
Spero di rilasciare il mio primo album totalmente in inglese, anche se il mercato italiano magari non si presta troppo. Come studente di lingue, questo sarebbe un grande traguardo per me. È un po’ come se fosse il mio tirocinio. Anche se l’ambizione più grande per me, al momento, è parlare dei problemi che mi hanno afflitto negli anni all’interno dei miei testi. Ho perso persone a causa di come ero. Ora sto tentando di essere migliore, o perlomeno, di essere il me del passato, prima che mi trasformassi in un mostro.
E perchè proprio adesso?
Abbiamo diagnosticato un tumore al pancreas a mia nonna, che purtroppo ci ha lasciato il giorno dopo aver rilasciato il mio singolo di debutto. Da quel momento in poi ho ripreso a piangere: non accadeva da sei anni perché non ero più in possesso della mia sfera emotiva. In quel momento, esattamente come Dorian Grey davanti al dipinto prima di suicidarsi, ho capito tutto ciò che ho fatto e tutte le occasioni/persone che ho perso e che potevano veramente rendermi felice. Quando l’ho capito, con una persona nello specifico, ho tentato di recuperare, ma era troppo tardi. E allora mi sono detto: “Ora! Ora è il momento giusto per rilasciare qualcosa!”. Se si soffre, si soffre per un motivo e qualcosa di buono deve pure uscirne. Nel mio caso si chiama “With me”.
Ultima domanda: se fossi un drink quale saresti, e perchè?
Moscow Mule, perché sembro la persona più dolce del mondo ma poi quando mi conosci arriva la parte oscura di me (lo zenzero) che ti lascia quel sapore strano.
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