Lavoriamo nella musica da più di dieci anni, ma vediamo che c’è ancora un po’ di confusione sulle figure professionali così abbiamo deciso di approfondire quella del Booking Agent. Iniziamo facendo subito una distinzione, molti scambiano l’ufficio stampa per un’agenzia di booking. Non sono la stessa cosa e si occupano di settori simili, ma diversi.
Il booking agent si occupa di trovare per il musicista occasioni di suonare live e quindi organizza tour. L’ufficio stampa NON organizza tour, ma li promuove. Una volta che l’agenzia di booking ha buttato giù tutte le date del tour passa la palla all’ufficio stampa. Quest’ultimo si occupa di spargere la notizia e organizzare interviste sul territorio.
Fissata questa principale differenza andiamo a vedere più nello specifico di cosa si occupa e come scegliere quello giusto per noi.
Che cosa fa il booking agent?
Il Booking Agent è il ponte tra il musicista e il locale. Come già accennato sopra, si occupa di trovare per il musicista date live. Struttura un tour, trova i festival e i locali più adatti al genere dell’artista. Contratta con il locale per farvi avere la soluzione economica migliore. Si occupa di sistemare le date in modo che spendiate il meno possibile. Manda il rider con le vostre richieste al locale.
Il lavoro di un’agenzia di booking è davvero impegnativo, soprattutto in questo momento storico dove i locali sono davvero poco predisposti alla musica emergente. Un bravo booking agent saprà non solo trovarvi date, ma le date giuste che incrementeranno la vostra fan base.
Come sceglierlo?
Il primo consiglio che vi diamo è: andate a vedere con chi ha già lavorato. Gli artisti che aveva finora dove sono arrivati? Che tipo di locali ha contattato?
Se i locali e le band con cui ha lavorato precedentemente sono in linea con voi, procedete con un secondo contatto.
Secondo consiglio: non pagate tutto in anticipo. I contratti possono essere di diverso tipo, ma quello che vi sconsigliamo è di pagare tutto in anticipo senza avere mezza data confermata. Ci sono booking agent che vi chiedo un largo anticipo promettendovi date: non fidatevi. Il risultato potrebbe essere aver sborsato tanto per date che non si realizzeranno mai.
Un buon contratto può essere pagamento a metà: prima parte all’inizio del tour e seconda alla. Meglio pagare a data piuttosto che un fisso. Ad esempio: per ogni data sono 50 euro al booking agent e il pagamento sarà diviso metà prima del tour e metà alla fine. In questo modo sarà motivato ad impegnarsi e a trovare più date.
Un modo per tutelare voi e il booking agent che giustamente merita la sua parte.
Un’altra tecnica è quella di pagare a data. Portato a casa il concerto date il compenso dovuto al booking agent.
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