Il 24 marzo sarà pubblicato il nuovo singolo di Riccardo De Stefano, dal titolo “Dio delle attese”, una ballad acustica sospesa ed eterea, terzo capitolo dell’avventura solista dell’artista.
Riccardo De Stefano – Dio delle attese
Il brano affronta la tematica delle seconde possibilità e della volontà impraticabile di modificare il passato: una sorta di preghiera impossibile ad un dio che forse non esiste.
Ispirato stilisticamente a Brian Wilson quindi ai Beach Boys, nonché a Sufjan Stevens con l’album “Illinois”, la traccia “Dio delle attese” non può prescindere dal peso specifico del Bob Dylan elettrico, costante influenza per l’artista, qui addirittura citato direttamente.
Il brano, cantato e arrangiato da Riccardo De Stefano, vede alla chitarra acustica Daniele Giuili (About Wayne, Michele Bravi) e come il resto del disco, di futura pubblicazione, “Cronologia del Futuro Lontano” è stato prodotto da Nicola D’Amati presso Il Merlo Studio.
L’artista afferma:
“Chissà se esiste un Dio a immagine e somiglianza dell’Uomo (magari meno spaventato di noi). Chissà se l’Uomo è il Dio di Sé Stesso. Se esiste invece un Dio per ogni cosa, qualsiasi preghiera non sarà mai invano. Ma se torni indietro, sei sicuro di sapere cosa c’era una volta? E se fai una scelta, sei sicuro di sapere cosa scegliere?”
Nell’impianto esistenziale e riflessivo del brano, si innestano sonorità più ariose rispetto ai brani precedenti “Era novembre” e “Quando viene sera”; ma lo stile di Riccardo De Stefano resta coerentemente ancorato ad un approccio art rock che prenderà un’ulteriore forma prossimamente con l’album “Cronologia del futuro lontano”.
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