É uscito lunedì 20 febbraio 2023 “Bittersweet”, il singolo di debutto di Martina Di Roma. Una battaglia interna, un racconto intimo che racchiude fragilità e paure. La cantautrice di Milano, classe 1997, descrive il brano come “un caos che si manifesta e si fa spazio tra i pensieri per volerci rimanere. È la consapevolezza di poter riuscire a vincere per non rimanere al buio”.
Lasciatevi trasportare nel mondo a tinte pastello di Martina Di Roma, tra un pop sofisticato e malinconico e innegabili influenze jazz, dove una voce si intreccia alle note di un pianoforte, complice e magnetico. Le abbiamo fatto qualche domanda, a partire dai suoi tre dischi preferiti, come sempre!
Martina Di Roma intervista
Quali possono essere tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E perchè?
Afro – Dizzy Gillespie, qui ho scoperto il mondo dei ritmi. Un incontro tra jazz e musica afro-cubana.
Petals for Armor – Hayley Williams, le tematiche trattate, il modo di scrivere i testi e le sonorità mi sono state di aiuto per il mio percorso di composizione e scrittura
Juju – Wayne Shorter, melodie importanti e sonorità che mi hanno avvicinato ancora di più al mondo del jazz.
“Bittersweet” è il tuo primo singolo. Cosa ti ha spinto a esordire proprio adesso? Ti senti mai soffocata dalle numerosissime uscite settimanali?
Avevo bisogno di liberarmi di alcuni pensieri, dire la mia e creare. Quindi è stata una scelta dettata da una necessità. Essendo questo il mio primo progetto non sono ancora pienamente all’interno delle dinamiche. Perciò per ora non mi sento soffocata dalle tante uscite, anche se si, mi sembrano tantissime.
Esiste una scena musicale a Milano? Senti di farne parte? Quali luoghi senti più rappresentativi di questa scena?
La scena musicale di Milano è vasta e ricca, non saprei dire se ne faccio parte o meno. Ci sono tanti luoghi importanti a seconda di cosa si vuole ascoltare, uno tra questi è sicuramente La Corte Dei Miracoli.
A chi dovrebbe arrivare “Bittersweet” e in quale periodo della sua vita?
A chiunque in un qualsiasi momento di difficoltà e di incertezze, Bittersweet potrebbe aiutare a sentirsi meno soli.
Ultima domanda: se fossi un drink, quale saresti e perchè?
Non sono una grande esperta di drink ma direi qualcosa di non troppo dolce con una punta di acidità alla fine. Non perché io sia una persona acida, anzi ma rispecchierebbe il mio carattere tendenzialmente dolce con momenti di brio che spiazzano, un po’ come l’acido alla fine di un cocktail dolce.
https://www.instagram.com/martinadierre/
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