Il titolo del nuovo singolo di Le Lame ha suscitato fin da subito la mia curiosità. “Ti ho salutato (ma non eri tu)” non è la storia di un ragazzo miope che scambia i passanti per conoscenti, è invece una riflessione sul cambiamento, sulla vita che scorre. Leggermente più profondo di quanto mi aspettassi!
“Ti ho salutato (ma non eri tu)” – Le Lame
La vita cambia, noi cambiamo. “Ti ho salutato ma non eri tu” perché nessuno di noi è lo stesso di magari un mese o un anno prima. Cambiamo e spesso facciamo fatica a riconoscere anche noi stessi. Il tema scelto da Le Lame mi piace molto e soprattutto il modo in cui l’hanno affrontato è interessante. Il tutto trasmetto con un sound alternative rock che ricorda un po’ gli anni ’90. Un suono pulito in cui ci sono pochi fronzoli, l’attenzione è tutta sul testo e il messaggio del brano. Una semplicità che si apprezza bene.
Unica nota, a mio parere, un po’ dolente è la voce del cantante. In alcuni pezzi è volutamente stridula, ma non è una cosa che riesco ad apprezzare. Un po’ troppo strascicato e dolente, come se il cantante stesse soffrendo. Ripeto sicuramente è voluto, ma non in linea con i miei gusti. La parte finale ripetitiva ricorda un po’ lo stile dei Dari.
“Ci è capitato almeno una volta nella vita di trovarci davanti alla propria ‘dolce metà’ e non riconoscerla più, e allo stesso tempo trovarsi davanti allo specchio e accorgersi di essere diventati un’altra persona”, raccontano Le Lame. “Più si va avanti e più ci rendiamo conto che maturare significa essere consapevoli che siamo in continuo cambiamento. ‘Panta rei’, ovvero ‘tutto scorre’, è il motto alla base del brano, che ha l’obiettivo di fotografare il momento in cui iniziamo a divenire coscienti del nostro mutamento”.
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