Fuori dal 18 settembre “Francesca”, la nuova avventura di Paolo Carone. Una ballad rock malinconica in cui si percepisce fin da subito il dolore di una storia d’amore che finisce. Altro dettaglio interessante: è cantata in inglese. Si tratta di una cosa interessante perché con un titolo così mi aspettavo un testo in italiano e invece no.
Francesca – Paolo Carone
Il brano racconta la separazione tra due persone che si amano e delle promesse fatte che si continuano a mantenere, nonostante a volte sia necessario fare dei compromessi con le situazioni in cui la vita ci vuole.
“Francesca” è dolore in musica, bisogno di evasione e desiderio di superare un momento difficile. Il sound scorre bene e coinvolge l’ascoltatore. Il modo di cantare è quasi più un parlato che un vero e proprio canto ed è questo che mi convince meno. Il brano non mi prende appieno perché sento tantissimo che si tratta di un italiano che canta in inglese, probabilmente se fosse stato meno “parlato” l’effetto sarebbe stato diverso.
Il brano non è male, ma l’effetto non mi fa impazzire e in certi punti sembra come se melodia e voce prendessero due strade diverse. Ognuno per la propria incurante dell’altro.
Funziona molto bene la melodia. Un brano rock, fatto di chitarre, organi da cattedrale e percussioni acustiche che donano una intensità di suono al limite: una canzone è “piena”, quasi “muddy”, in cui non ci sono più spazi sonori da riempire, in perfetto stile rock USA.
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