Fuori dal 6 ottobre “Camera con ombre”, il nuovo EP degli ACME. Quattro tracce che non si possono ingabbiare in unico genere, la band riesce a spaziare e darci una visione diversa del rock ad ogni brano.
ACME – Camera con ombre
“Camera con ombre” è un viaggio, a tratti psichedelico, tra riflessioni e pensieri sulla vita di tutti i giorni. Una visione diversa del mondo o semplicemente uno spunto per dare all’ascoltatore un’occasione di pensare con la propria mente. Una cosa è certa gli ACME non si lasciano intrappolare nelle regole del mainstream. In molti brani ci sono poche parole, ma tante chitarre. Sotto i tre minuti? Ma anche no! Gli ACME devono suonare e lo fanno lasciandosi andare senza regole. Per evitare strane interpretazioni delle frasi precedenti: tutto questo mi piace!
Mi piace che al centro del loro progetto ci sia la musica e solo LORO, quello che sentono e vogliono dire.
Nonostante siano solo quattro brani… ho due brani preferiti! “Ecce Homo” e “Joe Finestra” entrambi parecchio punk sia per melodia che per anima: arrabbiati e casinisti, proprio come piacciono a me. “Fiamma” è il brano più cupo dell’EP, mentre “Riflessioni” quello più psichedelico.
Come definire questo EP? Prendo spunto proprio dalle parole degli ACME: “Questa è arte moderna”.
Un EP forse non per tutti i gusti, ma che ha carattere e sa distinguersi dalla massa. Complimenti agli ACME!
Leggi anche –> “Landmines”, il nuovo singolo dei Sum 41 che anticipa il disco