“Siamo Noi” è l’album di Disagio fuori il 27 ottobre

“Siamo Noi” è il nuovo singolo di Disagio. Dopo l’uscita del singolo “Bolle”, di cui abbiamo potuto vedere il video in anteprima su Indievision, Disagio torna con l’album “Siamo noi”, sempre per l’etichetta TSCK Records.

Siamo noi – Disagio

In questo disco c’è il punk, c’è il garage, ma anche l’idea di cantautorato italiano irriverente. Disagio si rifà al mood lo-fi dei Sonic Youth, dei Pavement, alle atmosfere sognanti dei Pixies, Gun Club e al punk dei The Clash.

Dodici canzoni dirette e senza fronzoli, tutte autoprodotte. “Siamo noi” è un disco spontaneo, scritto tutto d’un fiato, un album totalmente autobiografico per Disagio in cui lui parla della sua vita, del suo punto di vista sul mondo, della sua generazione e della provincia. Ci sono le preoccupazioni di chi inizia un nuovo percorso, le prese di coscienza, gli errori, le sconfitte e le piccole vittorie personali. “Siamo noi” è stato pensato come una medicina per l’anima in un periodo molto complesso.
“È il modo in cui ho trovato il capo della matassa.
Ci sono io, dentro fino al collo.”

 

Track by track

 
Siamo noi

“Siamo noi” è per chi prende la vita a morsi, per chi non vuole accontentarsi. Per chi ha il bisogno di scoprire sempre qualcosa di nuovo. E anche per chi si annoia facilmente. Per chi non smette mai di imparare. Per chi non smette mai. Ma soprattutto per chi non smette.

Crescenzo

Crescenzo era un gentiluomo, elegante, dallo stile impeccabile. Uno che non si piegava facilmente, nonostante le difficoltà. Nonostante tutto. Un uomo con le sue idee. Crescenzo riusciva a tirare fuori il buono da ogni cosa, con un’ironia a tratti disarmante. Crescenzo voleva darmi il mondo. Ma mi ha dato molto di più.
 
Mattone

Costruire, distruggere e ricostruire ogni giorno. Imparare dai fallimenti e alleggerire il peso del passato. Imparare a conoscersi e portare sempre un po’ più avanti i propri limiti. “Mattone” mi ricorda che tutto va costruito un pezzo alla volta, con costanza e dedizione.

 
Mamma

Un atto di redenzione, un’ammissione di colpa. Un amarcord di quando con poco ci si divertiva tanto. Di quando il miglior social al mondo era un falò in spiaggia. Di quando si usciva tardi e si tornava presto. Il sapore dei 20 anni.
 

Previdenza sociale

Ai tempi miei…erano altri tempi. Dura la vita dei millennials. In Italia si stima che nel 2050 potrebbero esserci 5,7 milioni di lavoratori a rischio povertà. Un dato spaventoso. Un’intera generazione in pericolo. Ma nessuna soluzione concreta. Buona fortuna!

10 agosto

A volte capita che dinanzi a un successo ci si soffermi più a pensare a cosa si sarebbe potuto fare meglio. Dovrebbe essere scontato, ma non sempre si riesce a godere a pieno dei risultati raggiunti con fatica e dedizione. L’insoddisfazione è un male silenzioso. Questo brano è un inno liberatorio.

Figli di…

Quelli che danno tutto per scontato, per cui le cose sono facili, da sempre. Rampolli, che non fanno stima della propria fortuna. Quelli che giocano con i sacrifici dei propri avi, ostentatori seriali. Lussuriosi. Ma anche molto fragili, spesso soli. Senza amici veri. Mi dispiace tanto per loro.

Bolle

Ho scritto questo brano poco prima di compiere 30 anni, nel corso del primo lockdown. Eravamo tutti molto spaventati da quello che stava succedendo nel mondo e la situazione era davvero paradossale, sembrava la fine di tutto. Con questo brano ho permesso ai miei ricordi più intimi di emergere per darmi la forza di affrontare il futuro con consapevolezza. Pensare al me bambino, felice e spensierato, spesso mi aiuta ad affrontare le difficoltà del me adulto, scazzato e malinconico.

Dritto per dritto

Autoreferenziale. Ariete, di segno e di fatto. Non c’è molto altro da aggiungere.
 

Fiat Uno

Più di un’automobile, la mia preferita in assoluto. Sono convinto avesse una sua personalità, tutta pepe. Una certezza. Chilometri macinati in lungo e in largo, ogni giorno per una nuova avventura. Scoperte, gioie, dolori, amore, rabbia, passione. Un pezzo di vita e di cuore.

 
A caval donato

La vita è un corridoio lungo e insidioso, un cantiere in continua costruzione, un perenne alternarsi tra luce e buio. “Sei quello che fai, non quello che dici che farai” direbbe Jung. Il segreto della felicità è accettarsi, senza aver paura di aprire le porte che si trovano davanti lungo il cammino.

Che fine abbiamo fatto?

Una sequenza di momenti felici. Il film della vita. Ricordare. Amarsi per sempre. Costruire l’incastro perfetto. Lasciarsi cullare dal tempo. Agire da uno, pensare da due. Questa canzone è esattamente questo. 

 

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