Fuori dal 13 novembre “Pensieri Pianistici”, il disco d’esordio dei Toni Tarantino. Si può facilmente intuire dal titolo che non siamo di fronte ad un prodotto mainstream, ma bensì a nove canzoni strumentali in cui il protagonista è il pianoforte.
Toni Tarantino – Pensieri Pianistici
“Pensieri Pianistici” è un disco che scorre con estrema leggerezza, lo si ascolta dall’inizio alla fine anche se non si è appassionati del genere. Toni Tarantino riesce ad inserire elementi che rendono il tutto molto moderno, come in “Risveglio” dove il piano abbraccia anche dei synth elettronici. L’unico pezzo che mi ha convinto meno è “In treno” dove il ripetersi di un tasto suonava ridondante e quasi fastidioso, mentre tutti gli altri brani sono molto piacevoli.
<<Con questo lavoro>>, spiega Tarantino, <<intendo raccontare tutte le esperienze musicali degli ultimi anni, dal tour in giro per il mondo in qualità di tastierista e trombettista, allo studio della composizione classica presso il conservatorio di Monopoli>>. Un progetto discografico in cui confluiscono anche le emozioni del quotidiano vissuto dall’artista, che afferma a riguardo: << Il brano “Sei” è dedicato a mia figlia marina e alla mia compagna di vita e di viaggio>>.
Aspetto, quest’ultimo, evidente già nella copertina dell’album, un’opera unica a cura di Gabriele Quarta in arte Kabo. Come sottolinea Tarantino, si tratta di un disegno realizzato interamente a matita che rappresenta al meglio l’evolversi del suo pensiero musicale, ispirato alle esperienze a alle persone a lui vicine. <<In copertina appaiono la mia compagna Chiara a sinistra>>, afferma l’artista, << e un particolare degli occhi della mia primogenita Marina più a destra>>. “Pensieri Pianistici” è, dunque, un disco dal sapore emotivo che scava nell’animo dell’autore e restituisce agli ascoltatori una playlist di brani che vedono Tarantino nei panni di un eclettico polistrumentista.