È uscito venerdì 10 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Digital) il nuovo singolo del progetto Varanasi dal titolo “Cattedrali per principianti”. Un nuovo capitolo che segue il precedente singolo “Lucy” per la band che nasce dalle ceneri dei Japan Suicide e che prosegue il suo percorso verso un nuovo album in uscita quest’autunno in collaborazione con l’etichetta I Dischi Del Minollo, qui convivono influenze che derivano dal cantautorato rock italiano degli anni Novanta e vibes di oscurità post-punk.
Varanasi intervista
Noi non potevamo che ascoltarli e fargli qualche domanda, partendo come sempre dai loro dischi preferiti.
Quali sono tre dischi che a vostro parere sono stati fonda- mentali per la vostra formazione musicale? E per quale motivo?
Closer dei Joy Division, Pornography dei The Cure e Turn On The Bright Lights degli Interpol. Sono tre dischi presi come esempio che costituiscono un filo conduttore tra passato e presente dei nostri progetti, al di là poi di altri dischi oltre a questi che singolarmente possono averci influenzato.
Cosa vi ha spinto a tornare in veste “Varanasi”, rispetto al vostro progetto musicale precedente? Ci sono stati anche dei cambiamenti di formazione?
E cosa cambia nello scrivere un brano in italiano?
Di base siamo sempre noi. Avevamo voglia di fare altri dischi, però un po’ diversi, e abbiamo ritenuto che fosse il caso di cambiare nome, che in fondo contiene già una conclusione, perché troppo legato a un certo immaginario rispetto a ciò che vogliamo fare adesso.
Come descrivereste Lucy a chi non l’ha ancora ascoltata?
Strumentalmente forse nulla, in partenza non dovrebbero esserci motivi per cambiare approccio; il nuovo album è più melodico dei precedenti, ma lo sarebbe stato anche in inglese. Per i testi cambia nel senso che è più facile scriverli nel- la propria lingua, sia perché ovviamente la si conosce di più e sia perché il passaggio da ciò che si ha in mente alle parole scritte è più diretto.
Lucy è un brano rock psichedelico, con richiami beatlesiani e un finale infuocato. Detto che siamo di parte, almeno sul genere di appartenenza ci dovremmo essere.
E ultima domanda: se foste un drink, quale sareste, e perchè?
Potremmo essere il White Russian visto che è il cocktail del Drugo Lebowski, nostro culto fondamentale quanto i dischi precendemente nominati. Oppure il Bloody Mary, il preferito dal nostro tastierista.
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