Twik: “Il nostro consiglio è quello di comunicare e ascoltare”

Esce giovedì 16 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il singolo “Bla bla bla (oceani)”, il nuovo singolo dei Twik.
I Twik sono una realtà indipendente, di quelle vecchio stile, e tra le loro influenze hanno anche i Radiohead e i Verdena, come noi tutti ragazzi degli anni Duemila. Siamo partiti proprio da qui.

Twik

 

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Quali sono tre dischi che a vostro parere sono stati fondamentali per la vostra formazione musicale? E per quale motivo?

Ok Computer – Radiohead, WOW – Verdena, Blurryface – Twenty One Pilots.
Pensiamo che questi tre album siano la perfetta sintesi di ciò che proponiamo con la nostra musica. Indirettamente sono stati una grossa influenza per le nostre creazioni.
I radiohead sono un po’ il nostro caposaldo, sia musicalmente che per le atmosfere che sono riusciti a trasmetterci ascoltandoli.
Wow dei Verdena ci ha aperto un mondo verso la sperimentazione e ha contribuito a renderci più chiara la strada non preoccupandoci di osare.
Blurryface ci ha fatto avvicinare ai suoni dark pop rock moderni nell’epoca in cui proviamo a farci strada.

 Leggiamo che la vostra collaborazione è iniziata a distanza. Avete voglia di raccontarci com’è andata?

Certo, sotto pandemia Vik e Twelle si sono ritrovati con tanto tempo libero sfruttando il periodo per scambiarsi continuamente opinioni e informazioni tramite messaggi contenenti link, articoli, bozze musicali da cui tutti i pezzi sono partiti, trovando l’ispirazione per le loro composizioni e per i loro testi. Piano piano hanno allargato l’organico perchè non bastavano solo voci e batteria definendo con tante prove in studio il sound con l’entrata di Filippo Maria Di Nardo alla chitarra e di Lorenzo Marcozzi al basso.

Che consiglio dareste a chi sta vivendo una convivenza difficile?

Non siamo nessuno per dare consigli sulla convivenza proprio perché ognuno la vive in maniera diversa: le differenze ci sono, fanno parte della nostra persona e l’altra che ci è accanto li dovrebbe conoscere e trovare piacevoli. Sicuramente trovare punti in comune rafforza e facilita la comprensione evitando tensioni in casa. La convivenza non è mai facile perché ognuno pensa ai propri spazi, ma certe volte dovremmo metterci nei panni dell’altro, ascoltarsi di più ed essere sinceri e rispettosi l’uno con l’altro.
Il nostro consiglio è quello di comunicare e ascoltare cercando un equilibrio tra i ruoli, riguardo compiti e responsabilità, proprio come funzionano anche i gruppi musicali come noi. La convivenza probabilmente è una scelta, ma non bisogna neanche forzare troppo la maniglia

“Fammi volare” e “Gerhard Kremer”, il vostro singolo di debutto, sono collegati tematicamente o in qualche altro modo? I vostri pezzi hanno o avranno un fil rouge?

I nostri singoli di debutto sono molto diversi tra loro proprio perché sentiamo la necessità di esprimerci in vari linguaggi e modi, senza per forza dover seguire un andamento costante. Ci piace seguire la nostra istintività musicale senza regole e senza limiti. Ed è forse questo ciò che unisce Gerhard Kremer a Fammi Volare, un sound accattivante e innovativo che cambia ed esplora vari mondi, che da voce alla ribellione ma anche alla spensieratezza.

Ultima domanda: se foste un drink, quale sareste? E perchè?

Il Moskow Mule è un cocktail alcolico servito spesso nella tipica tazza di rame, quest’ultimo dal colore deciso e uno stile quasi grezzo e modellato, proprio come si è modellata di sè per sè la nostra musica, non seguendo regole.
Questo drink è fresco ma allo stesso tempo forte, dalle note pungenti dello zenzero e il ginger beer che si sposano benissimo con gli opposti vodka e lime che appiattiscono il tutto, amalgamando bene i diversi sapori, proprio come i nostri brani variegati che però trovano un filo logico e sonoro da collegarsi tra loro.

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