È uscito martedì 13 febbraio 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Bastiano dal titolo “Siamo di passaggio”. Bastiano è l’alter ego acustico del bassista Luca Bastianello. Il brano è una forma di autoanalisi concepita per dare voce a tutte quelle situazioni vissute in prima persona che in qualche modo alimentano la voglia di arricchire il proprio bagaglio. Un nuovo capitolo, in vista di un nuovo disco, un singolo intenso stratificato per generi ed influenze che vuole parlare a chi cerca la formula giusta per affrontare la luce del giorno, in compagnia di un cane ancora meglio.
Lo abbiamo incontrato per intervistarlo, e siamo partiti come sempre dai suoi tre dischi preferiti, ed ecco com’è andata.
Bastiano intervista
Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E per quale motivo?
Catartica – Marlene Kuntz, quando li ho scoperti ero appena maggiorenne, suonavo da poco e cercavo dei punti di riferimento. Trovare il faro nella confusione è da sempre un modo di scrivere che mi affascina.
Muscoli e Dei – Marta sui Tubi, l’arte di arrangiare i brani con dei fraseggi nuovi alle mie orecchie. La voce è un cannone che ti pettina. Un trio carismatico che nei live ti faceva piangere, urlare, sorridere, essere normale.
Songs for the Deaf – QOTSA, I primi due sono delle perle poi arriva questo con Dave Grohl alla batteria, Mark Lanegan in alcune tracce e il cerchio si chiude con un muro di suono e sentimento.
In quali contesti ti senti “di passaggio”?
Credo sia inutile farsi troppe paranoie, già il fatto di esserci vuol dire che da qualche parte stiamo andando. Arricchiamo lo spirito e come diceva Piero: no frontiere!
Hai mai paura di esporti troppo nei tuoi pezzi? Che magari mostrino un lato di te anche a persone che ti conoscono?
No, non mi imbarazza affatto. Penso che essere se stessi sia la formula ideale per fare musica. Se menti l’armadio si riempie di scheletri.
Segui i talent o la musica che passa in televisione? La musica può essere anche una competizione? Hai mai partecipato a un concorso o preso in considerazione la partecipazione a un talent?
Magari ci butto un occhio di tanto in tanto giusto per vedere a che punto siamo arrivati. La competizione può essere un buon momento per confrontarsi e conoscere nuove realtà ma va a incidere sui gusti delle persone creando un marchingegno di facciata quindi preferisco scegliere la musica da me, senza dover passare per la televisione.
Ultima domanda. Se fossi un drink, quale saresti?
Una buona birra spillata come si deve.
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