“SENZA PIÙ PERDERMI” è l’emozionante grido contro il bullismo di JACK SCARLETT che celebra l’unicità. Scarlett non si limita a creare un’opera d’arte, ma costruisce un’ancora di salvezza.
Jack Scarlett
Ciao Jack, come stai? Come nasce l’idea di “Senza Più Perdermi” e qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso questo brano?
Questo brano è nato qualche mese fa, ho subito un’aggressione a sfondo omofobo in stazione Garibaldi e mi è venuto di getto raccontare la rabbia e l’umiliazione che provavo, con la speranza che altre persone più fragili di me che hanno passato la stessa cosa possano sentirsi rappresentate e capite.
Nella tua musica affronti temi di grande attualità e impatto sociale, come il bullismo. Cosa ti spinge a scegliere queste tematiche?
Nei miei brani parlo di me con totale trasparenza, ho subito bullismo e molestie di ogni tipo e per questo, forse data da una grossa sete di riscatto, mi sento di avere il dovere di cercare di proteggere gli altri che magari sono più fragili di me.
Hai personalmente sperimentato o assistito a situazioni di bullismo che hanno influenzato la tua scrittura?
Assolutamente si, sia verso me stesso che verso gli altri. Ormai viviamo in una società dove la violenza è forma di vanto, è tollerata, più andiamo avanti e più diventa peggiore la situazione. Dove se bullizzi vieni visto come il “figo” della situazione. Fa rabbrividire e soprattutto non siamo tutelato, le brave persone non sono tutelate.
Come pensi che la musica possa contribuire a combattere il bullismo e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema?
La musica ha un potere di condivisione enorme, gli adolescenti tendono a imitare i loro idoli, a prendere spunto nel quotidiano. Per questo per un artista è doveroso dare il buon esempio, per un mondo migliore. Una società più pacifica. Quello che ha fatto Ghali a Sanremo è stato ammirevole.
Oltre alla musica, quali altri strumenti ritieni efficaci nella lotta contro il bullismo?
Ognuno si esprime e lotta per le proprie battaglie a modo proprio, serve rappresentazione, tanta. Per fortuna in questi ultimi anni ne abbiamo grazie a serie televisive e artisti senza filtri.
Quali sono state le reazioni del pubblico e dei tuoi fan a “Senza Più Perdermi”? C’è qualche riscontro che ti ha particolarmente colpito?
È stato un brano scritto di getto, tanto è personale che anche musicalmente sembra quasi in acustico, non mi aspettavo che la gente lo capisse e lo amasse, avevo paura che non essendo un brano commerciale potesse non piacere, invece sto avendo pareri davvero positivi, gente che l’ha capito e fatto suo.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho davvero tanti progetti, anche molto ambiziosi, mi sento davvero una piccola formica di fronte a quello a cui sto lavorando, spero di farcela, proprio perché ancora è tutto molto prematuro, non vi dico ancora niente, ma sappiate che de il progetto va in porto, prima dell’estate vedrete una roba esplosiva.
Ci sono altri temi sociali che vorresti esplorare attraverso la tua musica?
Penso proprio che non smetterò mai di raccontarmi del tutto. Io ho la necessità di farlo, è terapeutico. Quindi solo il futuro dirà.
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