“AGATA” è il nuovo singolo di Mancha, un brano indie rock che abbraccia elementi provenienti dal pop, dal cantautorato moderno e dal surf rock, vuole raccontare come, quando si è veramente innamorati, si riesca a stare senza parlare per ore, a guardare negli occhi l’altra persona senza sentirsi a disagio nel silenzio, la sensazione più bella tra tutte.
Noi siamo partiti dai suoi album preferiti, da come concepisce il rock e la scena a lui affine, e poi è venuto tutto molto normale.
Mancha
Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per il tuo percorso musicale? E per quale motivo?
– “What did you expect from The Vaccines” – The Vaccines
– “Room on Fire” – The strokes
– “Heaven Surrounds You” – Surf Curse
Questi son tre dischi sui quali ricado periodicamente perché alcuni sono legati a periodi felici della mia vita e altri a periodi decisamente infelici, e mi aiutano ad elaborare il momento.
Hai voglia di introdurci al mondo del surf rock? Qualche nome che dovremmo assolutamente ascoltare?
Il surf rock è uno dei miei generi preferiti sicuramente. La cosa che più mi piace è il contrasto tra ritmo veloce e testi nostalgici, chitarre in sedicesimi, batterie piccoline e riverberi corti, immaginario che richiama una certa libertà e che ti fa venire voglia di viaggiare.
Alcuni nomi potrebbero essere i The drums, The Vaccinenes, the surfaris, Surf Curse, e molti altri.
Come riassumeresti il tuo percorso artistico dalla pubblicazione del tuo primo EP?
Dal mio primo EP fino ad adesso è passato molto tempo, e in molto tempo cambiano molte cose. Si cresce, si matura, si fanno nuove esperienze e se si è disposti si fanno entrare nuove influenze nella propria vita. Credo sia cambiato tutto in meglio e sono contento che tra poco potrò condividere con tutti cosa è cambiato.
Come nasce la tua collaborazione con Trident Music e Fonoprint? E quale può essere il ruolo di un’etichetta discografica nel 2024?
La mia collaborazione con Trident e Fonoprint nasce tanti anni fa quando una persona mi ha introdotto alle due realtà, presentandomi al famoso studio ed etichetta di Bologna e ai big dei concerti in Italia. Credo che nel 2024 il ruolo di una etichetta sia guidare un artista verso alcuni steps che da solo non riuscirebbe a fare, o che richiederebbero molto tempo da fare da solo.
Ultima domanda: se fossi un drink quale saresti e perchè?
Hahaha bella domanda. Potrei essere un Caipirinha. Fresco tropicale, un po’ acido, forte in alcol ma senza farsi sentire mentre si beve, da bere al sole vicino al mare.
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