Fuori dal 29 febbraio “Tutto a posto”, il primo EP di Colonne. Un primo assaggio di questo lavoro l’avevamo avuto con i pezzi “Londra” e “Difficile”, entrambi brani che abbiamo apprezzato molto, ma entriamo nel vivo di questi sette pezzi di anima.
Tutto a posto – Colonne
Sì, perché queste canzoni sembrano essere proprio pezzi di Colonne. Momenti della sua vita, riflessioni e sensazioni. L’autore sembra essersi messo a nudo per farsi conoscere un po’ meglio dal proprio pubblico. Le sette tracce si muovono su melodie che spaziano dall’alternative rock al pop punk, fino a un pizzico di malinconico indie rock. Fil rouge di tutti i pezzi è l’energia e la capacità di far emozionare il pubblico.
La prima parte dell’EP fino a “Settembre” è molto carica, qui troviamo i pezzi più ritmati. “08-10-21” ci ricorda molto lo stile dei Finley in “Fuoco e Fiamme”, invece “Difficile” si avvicina a Naska. “Tutto a posto”, la title track e l’ultima traccia dell’EP, è invece più malinconica più emo-rock. Però… i brani che hanno conquistato il mio cuore sono “Parco Vetra” e “Cicatrici”, quest’ultima in particolare mi piace sia per il sound più movimentato che per il testo a mio parere molto toccante.
“Tutto a posto è un EP che raccoglie gli ultimi sei anni della mia vita”, spiega Colonne. “Sette pezzi che si portano dietro anni di divertimento, di sofferenze, di amore, di ferite e di momenti complessi. Non c’è un vero e proprio concept dietro l’EP, se non quello che porta con sé il titolo: “tutto a posto“. Queste tre parole hanno un gran significato per me; è la risposta che nella vita ho sempre dato a chiunque mi chiedesse “come stai?”. Sia che le cose andassero male o bene, perché mi ci sono abituato. E anche in momenti in cui forse una conversazione su come stavo mi avrebbe fatto bene, rispondevo così, tenendo tutto dentro. Ho fatto grandi passi avanti e oggi sto meglio, ma queste tre parole le porterò sempre con me”.
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