Sabato 24 febbraio 2024 siamo state alla finale di Una Voce per San Marino. In un altro articolo vi abbiamo già parlato dei Megara, vincitori della serata, ma questa volta vogliamo parlare degli altri artisti. C’è un solo vincitori, ma tantissimi artisti meritevoli, andiamo a scoprirli.
Non andrò in ordine di apparizione, anzi vi parlerò soprattutto di quelli che a mio parere meritano attenzione e quelli che non so perché siano arrivati fino alla finale.
Una Voce per San Marino 2024 – Pagelle serata finale
Inizio con il dire che sono abbastanza in disaccordo con la classifica finale. Intanto all’ultimo posto ci avrei messo la triade Wlady, Corona & Ice MC. Un brano trash, una presentazione trash e ok, sono dei “big”, ma se vogliamo dare serietà al festival io avrei evitato di invitarli o almeno li avrei messi ultimi. Pago non è in linea con i miei gusti, ma non mi sembra che se la sia cavata così male da meritarsi l’ultimo posto, visto gli altri elementi. Ci sono diversi artisti che non mi hanno trasmesso nulla. Avevano dei brani anche ben fatti ma sia l’esibizione che il sound mi sono completamente scivolati addosso come Dez, Aaron Sible, Boom! e Masala e Foresta.
Si sono anche resuscitati artisti che sono oggettivamente bravi, non gli si può dir nulla, ma fanno una musica che probabilmente apprezzano solo i nostri nonni. Non sono brani minimamente attuali e parlo di artisti come Jalisse e Marcella Bella.
Mi aspettavo molto di più da Dana Gillespie che negli anni ’60 ha avuto il piacere di lavorare con David Bowie. Il suo brano era stato scritto dall’intelligenza artificiale, ma era super noioso. Lo inserirei bene anche questo nella categoria nonni, zero grinta.
Brave invece per energia e presenza sul palco Aimie Atkinson e Mate, anche in questo caso non amo il genere musicale, ma devo dire che entrambe se la sono cavate benissimo.
Passiamo ai miei preferiti. Kida, l’unica vera sammarinese, è stata veramente brava. Una bella voce e una bella grinta. Non il brano più originale del mondo, è vero, ma è stata brava. Ha solo 18 anni e si è messa in gioco sfidando il grande pubblico e i big. A mio parere meritava un po’ più in alto in classifica.
Loredana Bertè è ovviamente un’ottima artista. Il brano, soprattutto per il testo, mi piace moltissimo. Un inno a noi stesse, un inno a prendere coraggio, ma comunque non un brano adatto all’Eurovision. Non una performance adatta all’Eurovision. Lei è eccezionale, ma non è adatta a quel tipo di palco.
Mi sono piaciuti molto anche i Daudia che dimostrano complicità sul palco e professionalità. Il brano è orecchiabile e sa toccare le corde giuste, ma, per quanto li abbia apprezzati, penso che la loro sia una musica che poteva funzionare meglio nel 2008. La Rua mi ricorda tantissimo i Subsonica, mi sono piaciuti, ma anche a loro mancava qualcosa per arrivare sul palco dell’Eurovision.
Invece tra i miei preferiti ci sono gli XGiove. Un brano che sa mescolare bene pop punk ed elementi più folk rock. Mi è piaciuto il testo e il sound attivante e che rimaneva in testa. Mi ricordava un po’ “Zombie” dei Finley. E’ un genere che NON va all’Eurovision, per quanto mi sarebbe piaciuto.
Infine, i Megara. A primo impatto ero perplessa, ma quando il brano è partito il mio pensiero è stato “questi ragazzi potrebbero vincere l’Eurovision”. Ovviamente non sarà così perché gareggiano con San Marino, ma sono davvero all’altezza di quel palco. Hanno un brano che mescola il rock con l’elettronica e quindi fruibile un po’ da tutti. Un’energia trascinante e una bella presenza completa sul palco.
Quindi non sono d’accordo con la classifica finale, ma lo sono con la scelta del vincitori!
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