La band torinese We Are Waves prosegue con il suo tour che prevede nuove date in questi giorni. In più ha scelto di proporre l’ultimo disco, “Cave” in vinile, in vendita presso la pagina Bandcamp (https://wearewavesmusic.bandcamp.com/album/cave). Abbiamo rivolto loro qualche domanda.
We Are Waves
Ciao, come mai avete deciso di pubblicare il vinile di “Cave”?
Amiamo il formato vinile. Ogni disco meriterebbe di essere stampato in quel formato.
Che significato ha il disco “fisico” per una band come la vostra?
Tutto. Ancora nel 2024 per le piccole band indipendenti e “alternative” come la nostra il disco fisico rappresenta il vero atto d’amore con cui i fan ti supportano. Gli introiti dei servizi di streaming sono ridicoli, quindi anche economicamente è un aiuto ad andare avanti. Ed è un rapporto “di bottega” che salda legami che durano nel tempo. A molti alleghiamo un biglietto scritto di ringraziamento, o chiedono che il disco venga firmato. Diventa molto di più di un semplice contenuto.
Visto in retrospettiva, come giudicate il vostro ultimo disco?
Un ottimo disco di transizione da un certo modo di intendere il nostro sound a qualcosa che deve ancora vedere la luce, ma su cui stiamo lavorando.
Avete un buon numero di date italiane di fronte: che cosa proporrete al vostro pubblico?
Abbiamo rimesso mano alla scaletta, rimettendo anche brani dei dischi precedenti a cui il pubblico è molto affezionato, che mancavano nella prima tranche del tour.
Voi siete una band che ha un ottimo seguito anche all’estero. C’è qualche “segreto” per affermarsi fuori dai confini oppure semplicemente incontrate i gusti del pubblico straniero?
Non abbiamo ricette segrete…semplicemente ci siamo messi in gioco e abbiamo scommesso su posti sconosciuti, a condizioni economiche all’inizio anche un po’ svantaggiose, e dando il massimo sul palco. La cosa ha pagato nel tempo.
Leggi anche –> Foxy Lady: “Non vedo l’ora di perdermi nelle vostre note!”
