LORENZO SBARBATI: “Parlo di una rivoluzione interiore”

È uscito venerdì 1 marzo 2024 in distribuzione Believe Music Italy il nuovo singolo di Lorenzo Sbarbati che ci presenta la sua personale “Rivoluzione originale”. Un nuovo capitolo (in attesa di un nuovo disco!) per il cantautore marchigiano, che di sé racconta che scrive brani come tanti, come tutti, e che oggi ci regala un brano pop autobiografico e intenso, dalle atmosfere vintage: dedicato agli ultimi romantici, a chi si abbandona allo spleen e a chi ama i vecchi film.

Siamo partiti come sempre dai suoi tre dischi fondamentali.

Lorenzo Sbarbati intervista

Lorenzo Sbarbati intervista

 

Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per il tuo percorso musicale? E per quale motivo?

Al primo posto metterei “Emozioni” di Battisti, perché mio padre lo faceva sempre andare in macchina quando ero piccolo e credo abbia contribuito a sviluppare la mia sensibilità musicale; poi “Bollicine” di Vasco Rossi, perché se non avessi iniziato a suonare la chitarra sulle canzoni di Vasco probabilmente non avrei proprio iniziato a suonare; infine “Sgt. Pepper’s Lonley Hearts Club Band” perché dai Beatles ho preso tutta la mia indole pop.

Perché, con una sorta dose di cinismo, dici che scrivi brani “come tanti, come tutti”? Forse davvero c’è troppa musica?

Siamo immersi in una marea di stimoli e di proposte, produrre e far uscire canzoni proprie è ormai alla portata di tutti. Se da un lato è un bene, dall’altro diventa difficile per il pubblico soffermarsi e ascoltare davvero quello che un artista ha da dire e questo è un problema oggettivo, soprattutto per chi scrive cose che richiedono un minimo di partecipazione attiva da parte dell’ascoltatore.

A cosa fa riferimento il titolo “Rivoluzione Originale”?

Parlo di una rivoluzione interiore, quella che ti spinge a fuggire la frenesia quotidiana, a rallentare e a goderti le cose che dai per scontate. Vedendo come siamo abituati a vivere, credo che “originale” sia l’aggettivo più indicato.

Dal tuo ultimo album, senti di essere cambiato?

Assolutamente sì. Credo che il cambiamento sia fondamentale, nella vita artistica e non. In “Rivoluzione originale” abbiamo sperimentato nuove sonorità e le prossime canzoni andranno sempre di più verso questa direzione.

Ultima domanda: se fossi un drink, che drink saresti? E perché?

Non mi piacciono i drink. Preferisco essere una birra. Va bene anche una Moretti se è fredda. 

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