E’ uscito il 26 marzo “A Fronte Praecipitium, A Tergo Lupi”, il nuovo album di Pino Nuvola. Si tratta di un disco particolare con 10 canzoni strumentali e minimali, pochi strumenti ci portano nella mente dell’artista e nel messaggio che vuole trasmetterci.
A Fronte Praecipitium, A Tergo Lupi – Pino Nuvola
“A Fronte Praecipitium, A Tergo Lupi è l’attimo prima del salto, quando l’istinto prevale sulla razionalità, spogliandoci delle nostre vesti umane e svelando l’animale che è in noi. La fuga, la redenzione, la rinascita”, così Pino Nuvola descrive il proprio lavoro. Queste poche frasi mi colpiscono subito, ma devo dire che è difficile ritrovarle nel disco. La musica risulta molto intima e piacevole, ma se non avessi avuto la spiegazione avrei pensato che il messaggio fosse fermarsi un attimo e guardarsi dentro. Trovare la risposta alle nostre domande dentro di noi.
Nonostante sia piacevole i primi tre brani sono un po’ troppo simili fra di loro e potrebbero un attimo fermare l’ascoltato, mentre già con “Rupicapra” i ritmi cambiano. Più frizzanti ed energici, un qualcosa su cui viene subito voglia di ballare. Interessante è anche “Vertigo”, con la sua chitarra acustica che sa mescolare energia e profonda intimità. Suoni cupi, ma accattivanti. Non mi dispiace neanche “Edera” con la sua infinita dolcezza.
Forse non è un disco che ascolterei tutti i giorni, ma è sicuramente qualcosa che sa distinguersi dalla massa e musicalmente è davvero ben fatto.
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