“PAF!” è il nuovo album del cantuatore Hobu e l’acronimo di “Potremmo addirittura farcela”. Dieci canzoni spensierate, ma con testi che sanno far riflettere.
Hobu – PAF
In “PAF!” non c’è un solo genere musicale, ma una base su cui si alternano suoni diversi. Alla base lo definirei un disco pop, ma poi all’improvviso appaiono brani come “Coloremazzacanequannofuje” con i suoi ritmi folk rock, o “Giorno di festa” dal sapore di ballad rock; o “S Glitter” che diventa rock’n’roll. La prima parte è molto più pop, tanto che mi ricorda i primi cd di Alex Britti, mentre la seconda è più sperimentale e più rock.
““PAF!” (ovvero “Potremmo Addirittura Farcela!”) è il suo primo album di canzoni, frutto di cinque anni di lavoro. Hobu ha cantato e suonato il disco un po’ da solo, un po’ con l’aiuto del fido pianista Nicola Benigni e di qualche altro collaboratore sporadico.”
Si sente che questo disco è frutto di cinque anni di lavoro, poiché i generi sono abbastanza diversi tra loro e non c’è un fil rouge musicale vero e proprio. L’unica costante è il modo di scrivere di Hobu: ironico e leggero. Il messaggio arriva con facilità all’ascoltatore e mentre gli imprime un sorriso sul volto lo fa anche riflettere.
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