Fuori dal 17 maggio “Ero”, il nuovo singolo dei Turbalacosa. Un brano alternative rock arrabbiato contro l’indifferenza delle persone, arrabbiato contro lo Stato che ci tratta solo come numeri.
Turbalacosa – Ero
“Ero” il racconto dell’ennesimo operaio morto sul lavoro e dell’indifferenza che gira attorno. Tutta la società è strutturata per interessarsi solo del mero guadagno e l’umanità è sparita ormai da tempo. Il brano arriva dritto come un proiettile. La rabbia diventa musica e parole, il risultato è una canzone toccante e su cui è possibile sfogare tutto quello che si ha dentro.
Mi piace molto anche il sound. La chitarra iniziale mi ricorda molto “Pieces” dei Sum 41, ma già dalla prima strofa il tutto cambia e diventa più aggressivo. Il punk rock è proprio il genere giusto per questo sentimento di rabbia e frustrazione.
“<<Questa mattina non si entra, SCIOPERO! Si va per un presidio alla fabbrica accanto>> mi dissero <<c’è scappato un altro morto>>. Al rientro passo il resto del turno tra un infilare pezzi di alluminio nella macchina e cercare di tenere ferma la mano che trema dalla rabbia. Su di un pezzo di carta unto, le parole si susseguono come se
covate dentro da troppo tempo. La sera dritto in studio a sputare nel microfono e picchiare sulle corde tutto il rancore che ho per gli indifferenti”, così Turbalacosa descrive il proprio brano.
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