Cilio: ” Non sono più belli, ma sono sicuramente diversi”

Con un singolo dedicato a un fenomeno nazionalpopolare come “Totti”, Cilio prova a dare una svolta diversa a una carriera che pure gli ha già regalato qualche soddisfazione. Lo abbiamo intervistato e abbiamo cercato di approfondire.

Cilio intervista

Ciao Mattia, ci racconti chi sei?

Ciao! Sono un cantautore che cerca di raccontare la sua generazione i suoi problemi e le sue virtù. Guardo solo la mia realtà e quella di chi mi circonda e cerco di sintetizzarla in tre minuti di canzone.

Come nasce “Totti” e perché hai scelto lui come simbolo?

Perché per me rappresenta una sintesi perfetta del nazionalpopolare. Ero a Roma, per altri motivi, il giorno in cui Totti ha lasciato il calcio e ho potuto vedere in prima persona come una città, con tutti i problemi di una città, possa essere influenzata da una cosa insignificante nella storia dell’umanità. Rimaniamo indifferenti di fronte a tragedie, siamo freddi e lucidi nei confronti di storie atroci ma ci scaldiamo parecchio quando le opinioni diventano dei derby.

Ecco, il personaggio di Totti mi sembra proprio quello che negli ultimi 30 anni ha raccontato al meglio l’essere influente, prima con il calcio e poi con il gossip. Ci hanno fatto tre serie tv intorno alla famiglia Totti…

In che senso questo nuovo singolo rappresenta per te un nuovo inizio?

Parlo proprio della produzione delle canzoni. Sono passato da una dinamica molto artigianale ad una decisamente più professionale. Mi affianca Luca Moreale che ha seguito le produzioni di tutti i nuovi brani e mi piace sentire questo stacco rispetto ai precedenti. Non sono più belli, ma sono sicuramente diversi nel loro concepimento e si sente una differenza nell’ambientazione generale della canzone.

Qual è stata la tua esperienza aprendo concerti per artisti famosi?

Ho curato le aperture di diversi artisti: Tommaso Paradiso, Baustelle, Grignani e Leo Gassman. E’ strano aprire concerti, hai un pubblico non tuo che però è ad un concerto quindi tendenzialmente è recettivo. Poi non so se è sempre così per tutti ma nei live ho una band molto forte, mi da una carica incredibile. Siamo sempre riusciti a portare a casa belle performance.

Hai alle viste un album: ci puoi anticipare qualcosa in merito?

Ho molti brani su cui sto lavorando. Magari nel 2025.

 

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