Yashal: “Ho voglia di ballare e far ballare!”

É uscito giovedì 16 maggio il nuovo singolo di Yashal. Un nuovo capitolo che racconta una completa rinascita spirituale, quella del cantautore di Roma ma di stanza a Milano, che ha avuto origine durante il lockdown, quello che ci sembra lontanissimo ma che inevitabile ci ha segnato nei modi più diversi. Benvenuti quindi in questo mondo, quello ossimorico di Yashal, sfacciatamente pop, con le luci al neon e una melodia trascinante, ma che racconta di sensazioni viscerali e di una armonia più profondi. 

Noi siam partiti come sempre dai suoi tre dischi preferiti, e lui ce ne ha raccontati quattro.

Yashal

Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale? E per quale motivo?
Anzitutto grazie mille per questa chiacchiera, è un onore.
Sicuramente “…But Seriously” di Phil Collins, che contiene Another Day In Paradise. Mi piace tanto dire ogni volta che è la canzone che ho ascoltato più volte nella mia vita.

“Discipline” di Janet Jackson che pur non avendo colto nel segno, per me rimane il migliore della sua carriera, con delle bop della “madonna” (ricordiamoci di Feedback) e da lì in poi cominciai a scrivere canzoni in pieno stile rnb/black/disco.

Infine “Counting Down The Days” di Natalie Imbruglia che ha dato la botta finale al mio stile (per lo meno fino ad oggi) e mi ha aiutato ad esprimermi unendo testi più maturi a melodie anni ’90/’00.

Poi ce n’è anche un quarto che mi ha rapito negli ultimi anni e mi ha ispirato per il prossimo singolo, di tutt’altro genere (eurodance anni’90) quale “Diamonds & Dancefloors” di Ava Max.

Perchè “Feel” è la canzone perfetta anche per questo periodo, nonostante sia nato nel 2020? E come sei cambiato tu, come artista dall’epoca?
Feel è perfetta perché così come è nata è rimasta. È una canzone “sempre-verde”, non è legata a nessun periodo, perché la libertà e la gioia dovrebbero essere condivise SEMPRE.
Io non sono cambiato, credo, mi sono semplicemente evoluto, come tutti noi negli anni. Ora dopo i primi 2 pezzi ho voglia di ballare e far ballare!

Perchè hai deciso di pubblicare questo brano proprio invece?
Perché se non l’avessi fatto, sarebbe rimasto nel cassetto e me ne sarei pentito tutti i giorni. Ok, forse questo non era proprio io periodo adatto visto che è un brano dalle “cadenze invernali” uscito praticamente in estate, ma non mi importa. Finché mi autoproduco ho questa possibilità di andare contro tendenza e la sfrutto.

E che rapporto hai con la meditazione, lo yoga o più in generale la spiritualità? E come questo si riflette nella tua musica?
Ogni giorno pratico la preghiera dell’ Ashtanga Yoga con annesso risveglio muscolare, poi recito 108 volte il mantra Om Shanti Om, e in tutto il resto della giornata contribuisco a mandare gioia e amore nel mondo praticando Ho’oponopono (ripetendo, altresì a mente: ti amo, mi dispiace, ti prego perdonami, grazie, IO mi perdonA) anche in questo caso 108 volte, almeno.
E sulla musica tutto ciò si riflette come sulla vita. Mi rende tranquillo sotto ogni aspetto. Senza fronzoli. Ho smesso di correre. Quello che voglio mi arriva sempre.

Ultima domanda: se fossi un drink, quale saresti, e perchè?
Ok la spiritualità, ma senza dubbio “Bloody Mary “. PICCANTE e non per tutti.

 

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