Ozzy Osbourne, leggenda o realtà?

John Michael Osbourne, noto come Ozzy Osbourne il padrino dell’ heavy metal nasce a Birmingham, il 3 dicembre 1948. “The Madman” e “The Prince of Darkness“, sono alcuni dei nomignoli che gli sono stati attribuiti nel tempo.

Nonostante oggi venga riconosciuto come il padrino dell’heavy metal, Ozzy non ebbe un’infanzia facile.Nasce in una famiglia disagiata, figlio di Jack e Lillian Osbourne, due operai, è quarto di sei figli, vive in condizioni misere tanto da arrangiarsi con un paio di sandali e in più aveva problemi di linguaggio,  dislessico e balbuziente nonché affetto da una forma grave di deficit dell’attenzione, a scuola viene ribattezzato Oz-brain o Ozzy solo perchè John non pronuncia il suo cognome senza ripetere “Os-Os-Os-Bourne”.

Uno dei compagni di scuola che detesta in particolar modo era Anthony Frank Iommi, meglio noto come Tony Iommi, i due si detestano a vicenda senza sapere che nel corso delle loro vite avrebbero avuto un rapporto alquanto diverso…ma ci arriveremo dopo

Ozzy fu uno di quei ragazzacci di strada salvato dalla sua grande passione, la musica, divoratore di dischi, tanto che il brano che lo affascinò così tanto da spingerlo a fare il grande passo fu l’inimmaginabile “She Loves You” dei Beatles, chi lo avrebbe mai detto!

Una passione ostacolata

La musica, una grande passione la sua, ostacolata da un padre che non sopportava di veder trascinare il figlio nel vortice del cattivo esempio, ma Ozzy già a 14 anni entra a far parte di una band, The Black Panthers e partecipa a serate musicali con lo scopo di guadagnare qualcosa per lui e per la sua famiglia.

Lui ci provava a lavorare

Tra i mille lavori praticati, l’idraulico, il macellaio, nella vita di Osbourne non mancano certo i lavoretti furtivi, pensate che una volta fu sbattuto in prigione solo per il mancato furto di un televisore che gli cadde addosso bloccandolo, proprio mentre sconta la pena, impara un altro mestiere, quello del tatuatore e possiamo constatarlo dal suo nomignolo “OZZY” tatuato sulle falangi inferiori della mano sinistra, con un ago e un pezzo di grafite.

Una volta uscito di prigione è di nuovo musica,  inizialmente con i Music Machine, poi con gli Approach, ha anche un nuovo d’arte “Ozzy Zig” e grazie ad un prestito concessogli dal padre, compra un amplificatore da 50 watt.

I Black Sabbath 


Un annuncio in un negozio di Dischi cita:

Ozzy Zig requires gig. Owns own P.A.
Ozzy Zig cerca concerti, possiede un proprio amplificatore.

Tony Iommi e Bill Ward, vedono l’annuncio e decidono di unirsi a lui insieme al  chitarrista Geezer Butler. Nascono i Polka Tulk Blues Band in seguito Black Sabbath, nome preso dal titolo Americano di un film del Regista Italiano Mario Bava:

 “I tre volti della paura”

Il successo arriva presto con album come Black Sabbath, Paranoid, Master of Reality e Sabbath Bloody Sabbath ma lo porterà presto a sprofondare nella droga.

Una rivoluzione musicale

Un sound oscuro e potente, riff pesanti e testi occulti, li resero pionieri dell’heavy metal. Ma alla fine degli anni 70 arriva il declino, la morte del padre convince Ozzy ad uscire dal gruppo, prende il suo posto Dave Walker dei Fleetwood Mac.

Ozzy non avrebbe mai smesso di fare musica, così cerca di fondare un gruppo da solista, nel 1977 la  formazione è composta dai componenti dei Necromandus, Barry Dunnery alla chitarra, Dennis McCarten al basso e Frank Hall alla batteria, nonostante la registrazione di diverse demo, non ci arrivarono perché la band si sciolse prima.

Dopo vari tentativi di rimettere in piedi un gruppo e inutili provini, Ozzy decide di tornare con i Black Sabbath e riprendere il suo posto dopo l’uscita di Walker.

Never Say Die – ascolta su Spotify

Oltre al fallimento del disco, le divergenze diventano sempre di più insostenibili ed Ozzy viene cacciato dalla band a causa del suo inseparabile rapporto con droga e alcool.

 Inizio carriera solista
Cacciato da poco dai Black Sabbath, decide di rinchiudersi in una stanza d’albergo a Los Angeles nell’abbraccio dei suoi migliori amici, droga e alcool. Ripresosi poi con il supporto della futura moglie Sharon Arden,figlia di Don, manager dei Black Sabbath, decide di formare nuovamente un progetto solista, riparte così la ricerca di nuovi membri con l’aiuto del suo bassista temporaneo Dana Strum che gli raccomanda Randy Rhoads, chitarrista dei Quiet Riot. Rhoads si presenta al provino e soffia il posto a George Lynch. Tra il cantante e Rhoads nasce un grande rapporto sia artistico che di amicizia

Il primo album solista

Con Blizzard of Ozz  del 1980 pubblicato dalla Jet Records ebbe il suo primo successo discografico da solista. L’album, trascinato dai singoli Crazy Train e Mr. Crowley, raggiunge alte posizioni nelle classifiche Inglesi e Americane dove guadagna il Disco di Platino.

Nel 1981 nasce  il secondo album, Diary of a Madman , anch’esso un successo, inciso con la stessa formazione del primo disco. Il titolo dell’album riprende l’autobiografia di Aleister Crowley, l’occultista che aveva ispirato Ozzy per il brano omonimo.

Negli anni ’80 e ’90, nonostante le frequenti battaglie con dipendenze e problemi legali, Osbourne continua a pubblicare musica di successo e a fare tournée mondiali. Nel 1991, l’album “No More Tears” segna un altro punto alto nella sua carriera solista, con il singolo “Mama, I’m Coming Home“.

Non solo musicista

Oltre alla musica, Osbourne diventa una celebrità della cultura pop, soprattutto grazie al reality show “The Osbournes” trasmesso su MTV dal 2002 al 2005, che documenta la sua vita familiare. Ozzy non smette di fare musica e continua a esibirsi e a registrare, dimostrando una straordinaria longevità artistica. Nel 2013, si riunisce con i Black Sabbath per l’album “13“, che riceve ampi consensi.

Accuse di messaggi subliminali
Sin da quando era nei Black Sabbath, Ozzy è stato sempre contestato per i suoi atteggiamenti e per la sua musica.  Non posso non citare un noto evento che ha visto Ozzy come imputato per il suicidio di un suo fan.

Il 26 ottobre 1984, John McCollum, un ragazzo di 19 anni, viene trovato morto dopo essersi sparato in volto. Aveva le cuffie nelle orecchie e ascoltava una cassetta di Osbourne. Venne fuori che la canzone che ascoltava era Suicide Solution, dall’album Blizzard of Ozz.

La “Institute for Bio-Acoustics Research Inc.”, sostiene che la frase che ha spinto il ragazzo nel brutale gesto sia “Why Try? Why Try? Get the Gun and try it! Shoot! Shoot! Shoot!”  – Perché provare? Perché provare? Prendi la pistola e prova! Spara! Spara! Spara! -. Ozzy ribatte spiegando che “Solution” era traducibile in “Miscuglio da suicidio” e spiega che aveva dedicato il brano a Bon Scott, cantante degli AC/DC, morto soffocato dal suo stesso vomito, dopo aver bevuto litri di alcool. Il 19 dicembre 1986 il giudice John L. Cole mette fine alle accuse perchè secondo la legislazione Americana, non si può essere perseguiti per una propria opera artistica.

Leggende metropolitane su Ozzy Osbourne

Una vita davvero colma di imprevisti e ripercussioni quella di Ozzy, alla quale non mancano di contorno le leggende metropolitane, ve ne elenco alcune:

Ozzy tenta il suicidio numerose volte, a cominciare dall’età di 14 anni, per scoprire cosa c’è dopo la vita terrena; un’altra invece cita che durante il tour di Bark at the Moon nel 1984, Osbourne e Nikki Sixx sniffano, per una sfida, una colonna di formiche. Nel 1968, quando i Black Sabbath erano ancora gli Earth, Ozzy si verniciò interamente di porpora per attrarre l’attenzione del pubblico.

La leggenda metropolitana, forse, più famosa si verifica il 20 gennaio 1982. Durante un concerto a Des Moines, qualcuno lancia un pipistrello vivo sul palco, Ozzy lo raccoglie scambiandolo per un giocattolo di gomma e con un morso gli stacca la testa, viene portato immediatamente in ospedale per la vaccinazione antirabbica. In seguito la notizia della morte del cantante e l’organizzazione dei suoi funerali, ai quali erano presenti oltre 10.000 fan: il funerale diventa un concerto, Speak of the Devil ritrae in copertina il cantante con la bocca tutta insanguinata ed un pipistrello.

Ozzy Osbourne è vero?

Nel 2010 sottopone il suo DNA a un’analisi scientifica. Gli scienziati scoprono che il suo patrimonio genetico presenta mutazioni rare che potrebbero spiegare la sua sorprendente resistenza a decenni di abuso di droghe e alcol. Inoltre, il suo DNA mostra una diversità genetica significativa, con discendenze inaspettate che includono neandertaliani.

Oggi, Ozzy Osbourne non è solo una leggenda per la musica ma è il sopravvissuto a infiniti ostacoli, una rock story fatta di determinazione, istinto e credo non sia finita…

Leggi anche ->  Cream – il primo power trio che ha rivoluzionato il rock

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