Sarràccussì ,”San Gennaro civico 18″ fuori il videoclip ufficiale

I Sarràccussì, freschi del loro successo al Festival delle Alpi Apuane, dove hanno ottenuto un terzo posto e vinto il premio della giuria per il miglior arrangiamento, sono tornati con il video ufficiale del loro nuovo singolo, San Gennaro Civico 18.

   

Sarràccussì – San Gennaro civico 18

Questo brano nasce da un gioco di coincidenze. L’indirizzo della sala prove del trio è via San Gennaro 18. Il numero 18 invece, nella smorfia napoletana, rappresenta il “sangue”.

Questo legame simbolico con il patrono di Napoli, famoso per il miracolo della liquefazione del sangue, ha ispirato una canzone che riflette, con occhio critico, sull’abitudine di affidarsi a interventi soprannaturali anziché prendere in mano il proprio destino.

La band descrive San Gennaro Civico 18 come un brano che rispecchia appieno il loro sound. La canzone infatti contiene una fusione di musica folk e popolare. Questo permette di mantenere vive le radici della canzone partenopea, con testi impegnati a denunciare le problematiche della società contemporanea. Il gruppo, composto da Ernesto Orecchio (voce e chitarra), Pina Valentino (voce e percussioni), e Donato Tartaglione (contrabbasso), dimostra una grande sintonia musicale e creativa, frutto di una profonda amicizia e affinità culturale.

Il video, diretto da Rino Della Corte, è un complemento visivo perfetto per il brano. La fluidità delle scene mette in risalto il messaggio della canzone.

La clip si apre con immagini che catturano la vita quotidiana di Napoli. Una città viva e autentica. che si presta perfettamente come sfondo per le tematiche trattate nella canzone. Le riprese riflettono la dualità tra sacro e profano, evocando l’atmosfera di un luogo dove la devozione religiosa si intreccia spesso con le difficoltà e le speranze del vivere quotidiano.

Il montaggio è fluido e dinamico. Alterna scene di vita comune, come volti e strade della città, a momenti più introspettivi che richiamano il significato della canzone.

Il video utilizza simboli religiosi in maniera critica. Questo tema viene trattato con un linguaggio visivo che lascia spazio alla riflessione, senza essere didascalico.

Il gruppo compare in vari momenti del video, sempre immerso nell’ambientazione urbana. I loro volti e la loro espressività comunicano un forte legame con il territorio e con il messaggio sociale che il brano intende trasmettere.

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