Dopo la pubblicazione del singolo “FIlemone e Bauci” e del videoclip per la regia di Antonio Zannone, torna il progetto che vede insieme Kill Ref & HI Fi Ensemble. Un album dal titolo “Cronache di un apparente movimento”, disponibile su tutte le piattaforme digitali, Bandcamp, CD e vinile, da martedì 22 ottobre 2024.
Un disco complesso e stratificato di influenze musicali, inclassificabile per i tempi degli algoritmi e delle playlist di Spotify, qui ritroviamo il paradigma elettronico, con cui tutti gli strumenti provano di continuo a coniugarsi tra loro spinge questo progetto ad esplorare sempre inaspettati percorsi sonori.
Abbiamo avuto la fortuna di parlare proprio con Kill Ref, a partire dai suoi tre dischi musicali preferiti, ed ecco com’è andata!
Kill Ref intervista
Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale?
Il fascino del pathos profondo e della resurrezione dell’anima in “Ultra” (1997) dei Depeche Mode; la complessità melanconica e post-techno in “Druqs” (2001) di Aphex Twin; l’evocazione di rotte di ibridazione sonora foriere di permanenti dialoghi del suono orchestrale con quello sintetico in “Mondi Lontanissimi” (1985) di Franco Battiato.
Come ti immagini le persone che ascoltano il vostro progetto musicale? Chi possono essere gli ascoltatori di “Cronache di apparente movimento”, e più di tutto, a chi potrebbe fare bene ascoltare un album come il vostro?
Personalità ironiche alla pigra ricerca di nuovi ritmi di vita, in cui riscoprire il dono della narrazione musicale, attraversata con una tale leggerezza da dimenticare il contrasto con la frenesia ipertrofica del nostro tempo. Persone che, senza aiuto di nessuno, hanno imparato a dire no (parafrasando un po’ Pino Daniele di “Keep on Movin”).
Tra i vostri intenti anche quello di intraprendere inaspettati percorsi sonori. Su quali novità avete lavorato e vi siete concentrati?
Sulla contaminazione vorticosa tra sonorità orchestrali, etniche, world-music e cinematiche con scenari Detroit ed electro.
Riuscite ad ascoltare a lasciarvi ispirare anche da altri progetti?
Sempre, il dialogo creativo tra elementi strumentali acustici ed elettronici nei live di Mouse on Mars, Trentmoller, Tomorrow Comes The Harvest, Nils Frahm (per dirne alcuni) è stato di costante illuminazione durante la creazione del disco.
Ultima domanda: se fossi un drink, quale saresti e perché ?
Un “rama-tonic”: un mix di amaro Ramazzotti ed acqua tonica. Perché se lo assaggi, allora conosci davvero il dualistico sapore di questo disco.
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