“Cosa Come Si Chiama” de Babbutzi Orkestar è molto più di un semplice brano musicale. Si tratta di un grido, un monito e un inno che attraversa con forza il nostro presente, intriso di conflitti e smarrimento. La Babbutzi Orkestar confeziona una ballad cupa e penetrante, capace di toccare corde profonde, facendo emergere quel senso di ricerca e di perdita che tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo sperimentato.
Cosa Come Si Chiama – Babbutzi Orkestar
Il tema centrale, la ricerca di una parola che sembra sfuggire, diventa metafora potente. Quella parola è PACE, un concetto apparentemente semplice ma sepolto sotto montagne di sofferenza, devastazione e genocidi. La ritmica incessante e ostinata del brano ricrea il senso di una corsa perpetua verso qualcosa di irraggiungibile. Un ritmo che incalza senza tregua, quasi come un battito irregolare di un cuore ansioso.
Il testo è evocativo e crudo, capace di dipingere immagini forti e universali: una bambina, simbolo della Pace, si erge fragile e sola, circondata da croci che rappresentano le guerre. La copertina stessa diventa parte integrante del messaggio, con il volto della bambina che guarda in alto, innocente e speranzosa, ma immerso in un contesto opprimente e violento.
Musicalmente, il brano riesce a unire una melodia orecchiabile e un ritornello incisivo a un finale esplosivo, carico di rabbia e disperazione. È un crescendo che accompagna l’ascoltatore in un viaggio emotivo, dalla riflessione alla frustrazione, fino alla violenza sonora, che risuona come un richiamo disperato.
La Babbutzi Orkestar, con il suo stile unico, trasforma “Cosa Come Si Chiama” in un manifesto contro ogni forma di guerra e violenza. La loro capacità di unire un suono vigoroso a un tema così delicato è una dimostrazione della forza espressiva della musica. Il messaggio finale, chiaro e diretto, è che la Pace non è un concetto astratto o irraggiungibile: è qualcosa che possiamo fare, qualcosa che possiamo scegliere, se solo fossimo capaci di ricordare e di ascoltare.
In un’epoca in cui le guerre sembrano moltiplicarsi, “Cosa Come Si Chiama” si pone come un necessario richiamo all’umanità, una canzone che scuote e lascia un segno indelebile. È un invito, anzi, una supplica, a ritrovare quella parola che potrebbe cambiare tutto.
Leggi anche –> SLAM DUNK FESTIVAL ITALY 2025: line up e biglietti