“caro tempo perso” è l’ultimo singolo della giovane artista italo-libanese Sbazzee disponi
Un brano che si distingue per la sua capacità di comunicare un messaggio universale, mantenendo uno stile personale e riconoscibile. È una riflessione amara e sincera sull’identità e sulla difficoltà di trovare una propria voce in mezzo al rumore sociale.
Sbazzee – caro tempo perso
È una confessione intima, il racconto di una lotta silenziosa contro quell’ansia che si insinua e ci ruba tempo prezioso. È come se ogni momento passato a preoccuparsi di come si appare, di cosa pensano lə altrə, fosse un frammento di vita che scivola via senza lasciare nulla di autentico.” – Sbazzee
La canzone esplora la stanchezza e il senso di frustrazione di chi si trova intrappolata in questa spirale, in cui il desiderio di essere accettata porta a sacrificare pezzi della propria verità. Un dialogo ideale tra la voglia di essere sé stessi e il timore di non piacere. Un’ossessione che ci porta a indossare maschere, a recitare ruoli che non sentiamo nostri. Un grido soffocato, una consapevolezza amara. L’ansia, più che proteggerci, ci priva di momenti autentici, di quella leggerezza che arriva solo quando siamo davvero noi stessi. Un invito a rompere le catene del giudizio, a smettere di perdere tempo dietro a paure che non ci appartengono e a trovare il coraggio di vivere secondo le nostre regole, con tutta la fragilità e la bellezza dell’essere umano.
Il brano
Il brano è pop-R&B, con tocchi di sound design ispirati alla cinematografia thriller che creano un senso di inquietudine e incertezza. La produzione si caratterizza per un equilibrio tra elementi elettronici e texture organiche, creando un’atmosfera sospesa, che amplifica il tema del tempo “perso”.
La voce, profonda e graffiata, è al centro della narrazione per trasmettere con autenticità e vulnerabilità le insicurezze di una generazione. Melodicamente, il brano gioca con intervalli minimali che accentuano il senso di disagio, mentre il ritmo, misurato ma costante, evoca il pulsare dell’ansia. Nei momenti di climax, la strumentazione si apre a suoni più ampi e riverberati, come in un grido liberatorio che poi torna a una quiete costantemente instabile.
ASCOLTA IL BRANO: https://bfan.link/caro-tempo-
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