“Mosche” è il nuovo album del cantautore Marco Russo. Otto tracce che racchiudono un caleidoscopio di generi: ritmi funky e groove trascinanti incontrano il cantautorato italiano, passando per il rap, mentre sonorità minimali lasciano spazio a testi profondi e a volte spietati.
Mosche – Marco Russo
L’album nasce da un periodo di profonda riflessione personale, intrecciato alle esperienze di vita dell’autore. Ogni testo è stato scritto con urgenza.
Ne viene fuori un viaggio sonoro e poetico nel caos dell’esistenza contemporanea, tra introspezione, disillusione e speranza. L’album esplora il senso di smarrimento personale e collettivo, affrontando il peso delle aspettative sociali, l’alienazione urbana e il bisogno di autenticità.
Il titolo richiama l’immagine delle mosche, creature spesso associate a disagio e inquietudine, ma anche alla resilienza e alla capacità di adattamento: una metafora perfetta per descrivere il contrasto tra le ombre della società e la luce che emerge da connessioni autentiche e dal coraggio di essere sé stessi.
Ogni canzone è un frammento di questa narrazione. Dai dubbi esistenziali di “Aspirapolvere” alla malinconica ricerca di pace in “Per Parlare un Po’”, fino al conflitto interiore tra fuga e rinascita in “Via da Me”.
L’album
L’album culmina nella title track “Mosche”, che critica con amara lucidità i mali della società, ma lascia spazio a uno spiraglio di luce incarnato dalla semplicità di una connessione sincera.
Ogni brano è pensato per bilanciare leggerezza e intensità, con arrangiamenti che mescolano strumenti analogici e sintetici. Le influenze spaziano dalla musica black al pop contemporaneo, con un occhio alla tradizione e l’altro rivolto verso sperimentazioni sonore.
Brani come “I Pensieri degli Altri” offrono ritornelli orecchiabili ma mai banali con riferimenti al mare e alla natura, simboli di autenticità e rifugio. Rappresentano una via di fuga dalle pressioni sociali, mentre tracce come “Non Esisto” svelano un’anima più intima e struggente.
“Mosche è un invito a trovare bellezza nel caos e autenticità in un mondo spesso opprimente. È un album che celebra la vulnerabilità e il coraggio di essere sé stessi, senza compromessi. Ogni ascolto rivela nuovi strati di significato, creando un’esperienza che risuona con chiunque abbia mai lottato per trovare il proprio posto”. – Marco Russo.
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