Il Giappone mi affascina sempre e sono felice di aver scoperto i MOJA. Si tratta di una band formatasi nel 2007 a cui è difficile appioppare un genere preciso. Si definiscono strumentali, ma i loro brani sono ognuno diverso dall’altro.
MOJA, la band giapponese
Ad esempio “Bad Monkey” è principalmente un punk aggressivo e strumentale arricchito però da un testo ripetitivo, ma che ti fa venir voglia di scatenarti sotto un palco. Simile, ma meno “vorace” troviamo anche il brano “Hello Hello”. Invece di tutto altro genere è l’ultimo singolo uscito: “Typhoon and Golden OSmanthus (the story)”. Una voce femminile ci accompagna in questa ballad elettronica tipicamente giapponese.
Fin dall’inizio, hanno iniziato a esibirsi nei principali festival in tutto il mondo, suonando in oltre 12 paesi. La band è nota per la creazione di paesaggi sonori intensi e immersivi, caratterizzati da riff potenti e ritmi incalzanti. La batteria sovrumana di Masumi, che ricorda il dio buddista Ashra, e la linea di basso pesante e ringhiante di Haru e la sua voce feroce, combinate insieme, formano il battito cardiaco del gruppo, dando origine a una sezione ritmica iconica che è diventata il loro inconfondibile marchio di fabbrica. Moja comunica emozioni ed energia puramente attraverso la musica, trasformando ogni esibizione in un’esperienza sensoriale unica.
A settembre 2025 pubblicheranno il loro nuovo album e siamo davvero curiosi di ascoltare la nuova proposta. Non finisce qui perché il disco sarà anche accompagnato da un tour in Europa.
Leggi anche –> Concerti, arriva il Face Pass per accedere agli eventi