Top dischi 2024: 5 dischi che portiamo nel 2025!

Top dischi 2024: 5 dischi che portiamo nel 2025!

L’anno è appena finito, ma entriamo nel 2025 con la top dischi 2024. Ecco 4 dischi che ci portiamo volentieri con noi nell’anno nuovo.

Top dischi 2024: 5 dischi che portiamo nel 2025!

Ipnotica” di Laison

Il mondo oscuro di Laison conquista sin dalle prime note, elettroniche e vibranti, che conducono in un tunnel, in un locale affollato, con personaggi che assomigliano vagamente a Robert Smith. Qui dentro troverete gli anni Ottanta, i synth, il glam, ma anche una ragazza fragile, una romanticona di quartiere, una reclusa.

Un disco come “Ipnotica” non capitava da un po’, con la sua timidezza rock dei pomeriggi segnanti passati a Roma Nord. Ascoltandola, sembra di conoscerla già, Laison, che si racconta nella sua fragilità, eppure ce la immaginiamo sul palco, una pantera, con una voce magnetica e tutta la dignità di un debutto che metto con orgoglio in questa lista di nomi sconosciuti, che spero qualcuno noti e sfoggi con orgoglio davanti ai propri amici nerd. Di lei non sappiamo molto, ma quel poco che sappiamo è che una piccola protetta dei Milano 84, che la vedremo bene in un club sotterraneo, che ci farebbe ballare anche contro la nostra volontà, e che sarebbe davvero bellissimo.

 

 “Modugno sulla luna” di Luca Gemma

L’oscurità inconsapevole di Modugno, oggi finalmente svelata da Luca Gemma che sul finire di questo 2024 condivide “Modugno sulla luna” in occasione della sua partecipazione ad uno spettacolo teatrale, di cui ha curato le musiche. Noi ignoranti di quartiere apprendiamo qui che Modugno ha scritto pezzi in dialetto salentino, che ha un’anima post punk, che esiste un Sottosopra come in Strager Things, e che dall’altra parte di “Nel blu dipinto di blu” c’è un un mondo di siccità e buio. La cosa che più ci ha toccato di questo disco è la volontà estrema di Luca Gemma di non essere imitativo, ma rivelatore.

In questo disco c’è un Domenico Modugno da scoprire per la prima volta. Per chi è troppo giovane per averlo assaporato durante le estati italiane o per chi ha ascoltato solo i dischi d’oltreoceano.

Luca Gemma ha fatto una delle operazioni più interessanti del 2024, a trent’anni dalla scomparsa di Modugno, ed è un vero peccato che sia uscito così, in sordina a ridosso delle vacanze di Natale, perchè meriterebbe tutto l’amore del mondo. E come ogni amore, fa anche molto male.

 

La città radiosa” di Epoca22

E se anche il vostro 2024 è stato piuttosto oscuro, non possiamo che consigliarvi un disco che segue la più improbabile delle dark-wave, quella che piacerebbe anche ai vostri genitori che vi facevano ascoltare i Cure, i Joy Division e i Pixies, e che potrebbe piacere a voi, che pensavate che vostro padre fosse un po’ scemo (anche se gli dovete dei gran gusti musicali, sicuramente migliori di quelli della vostra ex), e vi rifugiavate nei Verdena, e tutti i loro simili che non sono sopravvissuti al cambio generazione.

Qui arriva il progetto Epoca22, per i trentenni radical con questo passato, per chi ha gusti raffinati e non ritrova più ascolti piacevoli nella scena alternative rock italiana, un concept forte e universale, il rapporto che ritroviamo, come quello del rapporto tra Uomo e Natura, uomo e città, uomo e tutte le sovrastrutture che ci siamo costruiti per evitare di guardarci allo specchio. Gianluca, frontman della band, canta sotterrando le parole in strati di musica e post-punk, ipnotizzandoci sin da subito.

Un disco così bello che forse non ce lo meritiamo, che ci sembra incredibile che non stia rimbalzando nelle line up dei più grandi festival italiani, e che condivide un triste destino, quello di troppi progetti che avremmo potuto includere in questa lista bellissima e un po’ tragica.

Cronache di un apparente movimento” di Kill Ref & Hi Fi Ensemble

E tra questi cinque bellissimi dischi, vi proponiamo anche un disco strumentale. Un disco per le mattinate lente e per un mood generale che non riesco ad abbandonare. Kill Ref torna con un nuovo disco in collaborazione con Hi Fi Ensemble. Siamo qui in un universo di luci soffuse, profumi inebrianti, Blade Runner con un lieto fine, un amore combattuto ma infine corrisposto, l’elettronica, il gusto per le colonne sonore e una scelta ponderata dei titoli.

Cronache di un apparente movimento” è un disco per chi sta a casa, ma ha una voglia matta di evadere, è un canto di sirene sintetiche che ci faranno innamorare e impazzire, ritmi composti che ci disturberanno il sonno, una puntata di Black Mirror di cui abbiamo perso la parte video, la sceneggiatura e tutto il resto, e di cui rimane solo un ricordo, che hanno provato a cancellarci. Un disco indescrivibile e bellissimo che non possiamo che consigliarvi di assaporare con calma e concentrazione, perchè riceverete indietro una bellissima ricompensa.

 

Per farmi coraggio mi sono buttato dal piano terra” dei Katana Koala Kiwi

A partire dal titolo, dal nome della band e dall’incredibile contenuto sovrabbondante di generi e di influenze di questo disco, “Per farmi coraggio mi sono buttato dal piano terra” rimane una delle migliori compagnie di quest’anno, con un piglio irriverente e sfacciato, che era necessario per concludere questa lista decisamente oscura.

I Katana Koala Kiwi sono una band di Trieste, un progetto che ci riporta alla vita e all’amore per la musica, alla musica fatta per divertimento, per evasione, per sopravvivenza e non per ambizione. Si potrebbe parlare di ironia, math rock e di colore, ma la verità è che, semplicemente, un disco come questo ci riporta a quando facevamo le cinque di mattina ascoltando sempre la stessa canzone. A quando la nostra band preferita era anche la nostra ragione di vita. Oppure a quando non potevamo che aspettare il sabato pomeriggio, per ritrovarci a suonare con gli amici.

I Katana Kaola Kiwi sono questi ragazzi, quelli dei garage e dei sabato pomeriggio, decisamente più bravi della media. Se amate ancora la musica, nonostante gli algoritmi e questa logorante usura, dovreste formarvi qui.


Leggi anche –> Vivere di musica: come raggiungere questo obiettivo

 

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