The Seer e il suo poliedrico EP “Box Memories”

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E’ arrivato il primo EP di The Seer: “Box Memories“. Una raccolta di cinque brani che l’artista ha scritto negli anni, ma che come ci fa notare è anche un blocchetto di ricordi di esperienze vissute.

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The Seer – Box Memories

The Seer sceglie di cantare in inglese ed effettivamente suona molto bene, ma tra le cinque ne spicca anche una in italiano. Il genere? Difficile definirlo poiché ogni traccia ha un carattere differente. Si aprono le danze con “The City is Mine” dal carattere più alternative rock e rimaniamo un po’ nel genere con “Andinian Echoes”. Brano un po’ più soft del primo che mi ricorda incredibilmente i Lost dei primi anni, non quelli di adesso. Una versione inglese delle prime canzoni che li hanno resi famosi.

Un salto in tutto un altro stile con “Saturday Night” che si muove su un tappetto molto più elettronico. Molto da sabato sera. Fa venir voglia di ballare, ma non nego che dopo un po’ la trovo leggermente monotona.

Arriva anche il pezzo in italiano: “Casa Libera”. Un brano che si sarebbe inserito perfettamente negli anni 2000 tra Finley e Lost, per l’appunto. Un alternative rock che strizza gli occhi al passato, ma che mantiene vicino il pop classico italiano.

Non manca ovviamente la ballad di chiusura con “Five Brave Souls”.

Nel insieme “Box Memories” è un EP che si ascolta con piacere, forse cambiare tanti generi non è la scelta più saggia. Ad esempio per noi The Seer dà il meglio di sé nei primi due brani.

 

Leggi anche –> “The City Is Mine” di The Seer: un’esplosione rock

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