Gli All You Can Hate sono una band romana dal suono internazionale. Non a caso, scrivono in inglese e hanno influenze shoegaze. Ma scopriamoli un po’ alla volta.
All You Can Hate – Nothing Lasts Forever
La band pubblica a gennaio 2025 il primo EP, dal titolo Nothing Lasts Forever, composto da sei tracce. Un’immersione nei turbamenti e nelle contraddizioni della generazione digitale. Il disco crea un’atmosfera eterea quanto penetrante.
L’obiettivo dell’Ep, se non è quello di conquistare haters (ndr: il modo che ha la band di rinominare i propri sostenitori, coerentemente) è quello di narrare sentimenti di alienazione e smarrimento abbinati in modo contraddittorio alla voglia di cambiamento della gioventù. Temi esistenziali come il desiderio di trasformare il mondo e la frustrazione di non sapere da dove cominciare emergono prepotentemente nei testi, ricchi di metafore evocative e immagini che si incastrano perfettamente nella malinconica stratificazione sonora.
Un esempio lampante è “Not Gonna Change The World”, brano che, con il suo crescendo ipnotico e le sue chitarre riverberate, racconta l’impotenza di fronte alle grandi sfide globali.
La band riesce però a trovare equilibrio: ricordano che, nonostante tutto, siamo esseri sociali animati da speranza e connessione. Musicalmente, gli All You Can Hate oscillano tra muri di suono densi e aperture melodiche.
L’EP si chiude con “Fairy Tales” un invito ambiguo ma potente a continuare a cercare senso nel caos.
Con questa prima prova, gli All You Can Hate dimostrano di avere una voce autentica, capace di unire introspezione e accessibilità, creando un ottimo e odiosissimo prodotto discografico che parla alla testa e allo stomaco. Un debutto promettente che merita indiscutibilmente attenzione.
La band si esibirà il 30 gennaio 2025 al Supersonic di Parigi e il 12 aprile 2025 al Detune di Milano.
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