Ferrylife e Ilaria collaborano per il lancio di “Fvck Darwin“, un brano che affronta con spirito critico il concetto di evoluzione e adattamento nel contesto sociale contemporaneo. Il titolo provocatorio del pezzo non è una semplice provocazione, ma un invito a riflettere su come le teorie del progresso – biologico, sociale o culturale – possano essere lette in chiave personale e collettiva. La canzone mette in discussione l’idea che l’evoluzione sia sempre un miglioramento e apre un dialogo su ciò che significa davvero cambiare e crescere.
Ferrylife intervista
Perché hai scelto proprio Darwin come figura simbolica da contestare?
Domanda molto interessante. Vorrei chiarire una volta per tutte che questo non è un dissing a Darwin! Si tratta di una metafora della competizione sociale e degli ideali di vita perfetta che ci vengono insegnati fin da bambini. È un riappropriarsi della propria possibilità di fallire.
”Fvck Darwin” sembra un inno ai marginalizzati. Quanto ti senti vicino a questa categoria?
Moltissimo. Da persona queer e da persona che soffre e ha sofferto di patologie legate alla salute mentale, mi sono sempre sentito diverso, come se dovessi auto-censurarmi per non dar fastidio a nessuno. Questa canzone è il mio modo di dire “basta: io sono questo, fatevene una ragione”.
Cosa ti ha colpito maggiormente del lavoro artistico di Ilaria?
Ilaria ha un approccio alla musica molto puro, e la sua amicizia mi ha aiutato moltissimo a comprendere cosa significhi essere un artista.
Collaborerete di nuovo in futuro?
Per ora questa rimane un’informazione top secret!
Ti preoccupano le critiche al titolo o al messaggio del brano?
No. Se mi preoccupassero le critiche, non farei questo mestiere.
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