“Ora ci sei tu” è il nuovo singolo di Giama, un brano pervaso da un senso di gratitudine, sentimento ormai poco comune. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Giama intervista
Sei partito dal rap ma hai poi abbracciato il rock e il cantautorato: com’è avvenuta questa trasformazione?
L’ascolto dei grandi cantautori italiani, come i Nomadi e Battisti, grazie a mio padre, ha profondamente influenzato la mia evoluzione musicale. Da lì è nato il passaggio dal rap al rock e al cantautorato, unendo anime musicali diverse in un percorso personale.
Quali artisti hanno influenzato il tuo percorso musicale?
Tra gli italiani sicuramente i Nomadi e Rino Gaetano. Ma ci sono anche influenze internazionali come i Linkin Park e gli Oasis, che hanno contribuito a dare forma al mio stile e alla mia visione musicale.
Come sei arrivato a collaborare con La Rue Music Records?
Alla fine del 2023 ho iniziato a collaborare con Simone Sandrucci, attuale produttore del singolo Ora ci sei tu. È stato lui a suggerirmi La Rue Music Records, con cui ho subito trovato sintonia e visione comune.
Cosa rappresenta per te Ora ci sei tu?
Il nuovo singolo è un inno alla positività e al legame profondo con mia figlia. Ricorda momenti preziosi, anche prima della sua nascita, celebrando la gioia di un rapporto unico e la meraviglia di una nuova vita. È un omaggio sincero all’amore paterno.
Com’è stato lavorare con Simone Sandrucci?
Lavorare con Simone è stato un piacere. C’è stata un’intesa immediata, sia a livello musicale che umano. Ci siamo trovati subito, rendendo il processo creativo fluido, spontaneo e stimolante. Una collaborazione davvero positiva.
Come nasce una tua canzone?
Le mie canzoni nascono senza un processo predefinito. L’ispirazione arriva in modo spontaneo e immediato. È un flusso naturale, un’espressione diretta delle emozioni e dell’intuizione. La musica prende forma in modo autentico, senza schemi.
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